lunedì 27 giugno 2005

“CUORE SACRO” : Dialogo fra psichiatra e protagonista


Trascrizione da "Cuore sacro" regia di Ozpetek

-Cominciamo allora, cominciamo col suo nome. Come si chiama?
-Sara, Annamaria, Caterina, Giovanna….
-Lei è tutte queste donne?
(fa cenno di si)
-Sono tutte dentro lei?
-Si, ma anche fuori.
-In che senso?
-Le conosco, conosco il loro dolore.
-E’ anche il suo?
-Si. Se lei vuole sapere solo il mio nome anagrafico lo so: mi chiamo Irene Ravelli.
-E sa dove si trova adesso Irene?
-In un ospedale
-Sa perché è stata qui?
-Sono stata male,
-Sa che cosa ha fatto?
- Ho dato quello che avevo agli altri.
-E perché?
-Non voglio avere più niente. Ho esagerato lo so.
-Esagerare è una parola che mi piace, anch’io esagero ogni tanto, l’importante è esserne consapevoli.
(silenzio) (si volta verso una pianta accanto alla finestra)
-Le piace quella pianta?
-(fa cenno di Si)
-Una amica la stava buttando via, non sa com’era ridotta. Da quando sta con me, la signorina si è ripresa.
-Che pianta è?
-Non lo so, non so come si chiama.
-Si è presa cura di lei?
-Si.
(silenzio)
-Cos’è che la fa sorridere?
-Niente, stavo pensando quanto deve essere felice di essere con lei.
-Forse mi riconosce anche.
-E magari ha imparato anche il suo nome.
-Questo non ha importanza.
(silenzio)
-Mi vuol dire qualcosa?
-Si. Volevo dirle…..
(sorriso)
-Stamattina ho visitato la paziente n.616: Irene Ravelli; la sua diagnosi di ingresso era di disturbo dissociativo di identità, compulsioni altruistiche incontenibili. Dopo un lungo colloquio con la paziente e avendola anche sottoposta ai test adeguati al caso, ho verificato in lei una notevole capacità di recupero cognitivo ed emotivo che le ha fatto raggiungere un ottimo equilibrio del sé. La paziente in perfetta sintonia con se stessa e in piena consapevolezza delle scelte che ha inteso fare, non presenta alcun pericolo né per sé ne per gli altri.
Per questo ritengo che non sia necessario il suo ricovero.



Dopo Piscina

Benny?
No, non ti girare.
Aiutami madre mia, aiutami, perdonami per aver dimenticato le tue parole,
mi do la colpa di non avere più memoria di te,
come se il mio corpo non fosse parte del tuo,
come se il mio respiro non soffiasse più dentro il tuo,
e fa che nel mio cuore batte parte del tuo…
per tutti quelli che soffrono e non hanno più le parole…
Madre mia ti prego fa che nel mio cuore batta di nuovo anche il tuo, ti prego fallo.

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