venerdì 7 aprile 2006

Monte Cinque


E' la storia del profeta Elia scritta da Paulo Coelho.
In un crescendo di avvenimenti quest'uomo si adatta ai voleri di Dio, poi schiantato dai fallimenti, dai dolori, e dalle distruzioni, si ribella e arriva a dirgli basta e urlargli:

"Non capisco i Tuoi Disegni. Non vedo giustizia nei Tuoi atti. Non sono in grado di sopportare la sofferenza che mi hai imposto. AllontanaTi dalla mia vita".

Il Signore ascolta la sua preghiera e lui non udrà più l'angelo e non lo incontrerà più...
Elia da quel giorno fa di testa sua, dalle macerie ricostruisce la città di Akbar.

"Ho lottato contro di Te, Signore, e non me ne vergogno. E per questo che sono sul mio cammino, perchè così desidero, perchè non mi è stato imposto..."

Dopo tanto tempo torna sulle pendici del Monte Cinque a pregare Dio:
"Ho un lungo elenco di peccati nei Tuoi confronti" disse.
"Tuttavia, Signore, ho anche un lungo elenco dei tuoi peccati nei miei confronti.
Mi hai fatto soffrire immensamente, portando via da questo mondo qualcuno che amavo".
"Hai confuso la mia ricerca. La Tua durezza mi ha fatto quasi dimenticare l'amore che provo per te".
"Se confrontiamo l'elenco dei miei peccati con quello dei Tuoi peccati, vedrai che mi sei debitore".
"Ma oggi", "Tu perdoni me e io perdono Te in modo che possiamo continuare a camminare insieme".

In quel momento il vento si mise a spirare ed Elia sentì parlare di nuovo l'angelo che gli mancava da tanto tempo.

"Hai fatto bene, Elia. Dio ha accettato il tuo combattimento".
"Quando un guerriero lotta con il proprio maestro, lo sta forse offendendo? No, è la sua unica maniera per poter apprendere la tecnica di cui ha bisogno".
"Continua così".

Elia scopre che la volontà di Dio era proprio questa:
che lui finalmente imparasse a ragionare con la sua testa, che imparasse a prendere nelle sue mani la propria vita.


Fra i tanti post che citano Monte Cinque, segnalo questo per l'accostamento con una bellissima scultura:
Secret tears: Lasciami andare

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