giovedì 15 giugno 2006

La donna nera

Nella stanza, adesso vuota, aleggia ancora la sua presenza oscura. La donna nera. La strega. Nell'aria la sensazione solida del suo passaggio, dei suoi sentimenti malvagi, mortiferi.
(Sogno 11/6)

Mi sveglio.

Mi percorre un lungo brivido, dalla schiena, lungo le braccia, sulla testa. Richiudo gli occhi e provo ancora la stessa paura; di nuovo sento rizzare, come un gatto, i peli che non ho. Si ripete così, tre, quattro volte.
Mi alzo, vado in bagno, torno a letto.

Ho quasi cinquantatre anni eppure per un minuto mi sono sentito impaurito e indifeso come un bambino. No, non come "un" bambino", ma come io da bambino. Che buffo, che sensazione di sorpresa! Venire a contatto con questa verità, che pure si conosce, non a livello di conoscenza intellettuale, ma come esperienza diretta.
Per un attimo, ma proprio solo per un attimo, sentire vivi e presenti in sè, l'adulto e il bambino. Si affiancano, si guardano, si riconoscono, si capiscono, si sorridono; per poi riaccomodarsi ognuno nella sfera che compete loro.

La donna nera!
Poche notti prima avevo sognato una vecchia signora che guarda passare per strada una manifestazione. Malignamente desiderava lo scontro con le forze dell'ordine. Desiderava una provocazione qualunque, per gustarsi la lotta. Ed io, che avevo intuito tutto, cercavo di rimediare, avvertivo i manifestanti, che altri non erano che dei bambini con le bandiere arancione, di non cadere nella trappola. E ne prendevo uno per mano, anche se lui scalciava e inveiva contro di me e gli dicevo, "Vieni, torniamo a casa", e lo riportavo dalla sua mamma.
(Sogno 8/6)

Evidentemente c'è una donna nera ma anche una donna bianca:
strega e fata, odio e amore, abbandono e protezione, risentimento e gratitudine, dipendenza e autonomia.

C'è una figlia che si sposa e lascierà casa fra meno di un mese.
Per chi vuol vedere, c'è da vedere. Ai miei occhi tutte le relazioni in famiglia si stanno "muovendo".
Mamma-figlia; fratellomaggiore-sorella; sorella-fratellominore; mamma-papà; papà-figlia; papà-figlimaschi.
Come un lento magma alimentato dal vulcano che erutta lava
(sogno del 14/6),
le forze si spostano.
Ci sono rimasugli di episodi non risolti, speranze di chiarimenti, difese da mantenere e nuove aperture impreviste, sentimenti non espressi.


Si cercano nuovi equilibri, stabili.

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