lunedì 16 ottobre 2006

Genitori insensati

La notizia viene dall'Inghilterra ma è sufficiente essere a contatto con il mondo dei genitori per capire che i risultati sono estendibili anche in Italia.
Ne parla un articolo di repubblica.it di E.Franceschini del 14/10/06

In italiano suona un po' forte "mad parent". Più che genitore folle o pazzo, io direi genitori insensati.
E' la generazione dei genitori che non vogliono far mancare niente ai propri figli.
Che parlano di loro alle zie, ai vicini di casa e ai colleghi di lavoro, agli amici e soprattutto ai genitori coetanei, descrivendo percorsi che s'involano "di trionfo in trionfo".

Aspettative massime sui risultati scolastici, prestazioni record negli sport che i ragazzi sono obbligati a seguire (andate a vedere una partita di calcio di un torneo giovanile e date le spalle al campo di gioco. Si renderà subito evidente la "follia" di alcuni genitori). Ma poi si vorrà far mancare un po' di cavallo che stimola il contatto con la natura; un po' di arti marziali, che oggi sapersi difendere è importante, e poi come si fa senza un sostegno per la conoscenza della lingua inglese e tedesca?
Aggiungo io: pare che l'unico campo dove si può soprassedere e mostrare tutta l'amorevole comprensione per i bambini è la frequentazione del catechismo. Ma si sa, la religione non facilita la competizione (salvo poi lamentarsi per l'invasione culturale dell'Islam nelle nostre città...)

Troppo amore...verrebbe da dire. Ma che amore?
A me viene da chiedermi: chi pagherà il conto di queste pressioni insensate, in termini di frustazione, depressione, disorientamento, nevrosi?


(Sogno 15/10)

Il gruppo di amici risale in macchina le colline alla ricerca di un casolare che possa essere riadattato e servire come riferimento per costruire un piccolo agglomerato di case. Si pensa a un cortile dove si affacciano le finestre degli abitanti, a un porticato che ripari dalle intemperie, alla risistemazione dei muri di pietra. E intanto il paesaggio scorre fra campi verdi che seguono le pendenze delle colline e strade tortuose che scompaiono dietro ad ogni curva e sembrano riapparire un po' oltre.
Qualche sparsa costruzione incontrata sembra non idonea allo scopo e allora si prosegue.
Fino a quando sorpende la vista un grande avvallamento disboscato da ruspe e ingombranti muraglioni di contenimento.
Il gruppo di amici scende incuriosito da tanto scempio, e individua una casa seminascosta. Entra.
La casa è abitata da un polipo-donna. E' una donna tentacolare che invita i suoi ospiti con l'apparenza del sorriso e della protezione ma di fatto li cattura, li rende prigionieri. Schiavi della sua centralità. E' l'addio ai sogni fatti per costruirsi una casa a misura propria, è la cattività.

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