lunedì 23 ottobre 2006

I confini della persona

Quali sono i confini di una persona?
Ogni essere vivente che occupa lo spazio ha dei confini. Cioè è confinato entro un volume.
Se stampo una foto e ritaglio con un paio di forbici il contorno dei miei vestiti, delle scarpe, se giro intorno alla mia testa lucente, alle orecchie, e con attenzione intorno alle dita per non mozzarle, ottengo una approssimata visione del mio confine.
Meglio se lo faccio allo specchio, riesco a percepire la distinzione fra me e gli altri oggetti intorno, con piccoli movimenti del corpo.
Di più se tocco il mio corpo con le mani: avverto fisicamente la mia presenza, ci sono, sento dove finisce il mio fondoschiena e inizia la poltrona su cui sono seduto, o dove il polpastrello viene a contatto con qualcosa di esterno come la tastiera del computer dove sto scrivendo.
Nell'acqua della piscina, nuoto concentrato nei miei movimenti, nella respirazione, prendo contatto con me stesso.
Questa sensazione la percepisco anche quando ricevo una carezza da mia moglie o quando abbraccio un figlio, quando stringo la mano per salutare qualcuno.

Ma sono veramente questi il confini di una persona? Oppure ci sono delle propaggini oltre il proprio corpo?

Escludendo che voglia parlare di occulto o di auree corporee, certamente penso che i confini reali siano quelli determinati dalla psicologia di ciascuno.

Tutto ciò che è in grado di modificarmi, in qualche misura è parte di me, nel bene e nel male.

Ma qui non vale il concetto del "grande è bello". Perchè chi non riesce a porre dei confini attorno al proprio sè è nei guai; tenderà a riferire tutto a se stesso e soffrirà per ogni osservazione, per ogni giudizio, per ogni contrarietà, sia che venga da un amico, da un famigliare, da un superiore, o addirittura da un estraneo.

[Penso alle arrabbiature che colgono improvvise quando qualcuno da un'altra automobile ci apostrofa malamente. Eppure è un estraneo, magari aveva anche torto o no, ma il suo giudizio in quel momento sembra universale, definitivo e inappellabile].

Avere dei confini è essenziale! Se non avessi dei confini sarei nell'impossiilità di conoscermi, di apprezzarmi, di piacermi.

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