venerdì 12 gennaio 2007

Mi prendo la scusa

(Sogno 8/1)

"Che confusione in questa casa! Tutte le stanze della villa sono piene di gente, gli ospiti si allargano su tutti i letti, i bagni sono costantemente occupati.
Io, quasi quasi, mi prendo la scusa che devo andare a Trapani per lavoro, così mi libero di questa situazione".
Sì, ma nel frattempo devo partecipare alla processione.
Strada in salita. Il carro davanti e il "bruco rosso" dietro . E' un bruco composto da decine di persone, come quelli che si vedono nelle immagini delle feste cinesi. Io tengo, alta sopra di me, la testa del serpentone, il resto del corpo si snoda dietro di me.
Andiamo troppo piano rispetto al carro, ma non riesco a dare il mio ritmo al resto della fila. Perdiamo terreno e allora qualcuno si scaracolla per le aiuole della strada cercando di tagliare un tornante e recuperare la posizione.
La confusione, per i miei gusti, non è più sopportabile, sono indispettito e in più inizia a piovere.
"Io mollo tutto, tanto devo andare a Trapani!" Mi riavvio verso la villetta, senza peraltro riconoscerla fra le tante del quartiere, e intanto continuo a pensare al mio proposito:
"Sì, ma i soldi? L' anticipo di cassa non c'è ancora, non ho il libretto degli assegni, il viaggio aereo non è prenotato, a Trapani non sanno che arriverò..."

Situazioni che sfuggono di mano, situazioni fuori controllo.
In questi casi, più ti ostini e ti incaponisci per sfuggire, più ti trovi invischiato. Più cerchi il controllo, più lo perdi.
E che sarà mai un po' di baldoria, un po' di allegra, cameratesca confusione; quattro salti nel letto o una coda dietro una porta per lavarsi i denti; una festa dove l' improvvisazione prende il posto della programmazione; una corsa all' impazzata invece di un' ordinata fila.
E via! Mica bisogna essere sempre ingegneri, un po' di flessibilità!

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