mercoledì 7 febbraio 2007

La parata del portiere

Lo scenario è quello di un campo di periferia; una partita di calcio fra due squadre amatoriali.
Il mio protagonista è il portiere. Me lo vedo inquadrato di fronte, un giovane ragazzo, con un cappellino in testa, la divisa scura. Saltella seguendo attentamente l'azione e spostandosi un po' a destra un po' a sinistra per farsi trovare pronto all'evenienza.
Ad un certo punto i suoi movimenti si fanno più tesi, continua a saltellare ma i muscoli sono pronti a scattare come una molla. L'azione degli avversari si sta avvicinando, la difesa ripiega verso di lui a dar manforte.
Il colpo del piede contro il pallone è secco, la traiettoria sopra le teste scavalca i tentativi di opporsi al tiro. La palla arriva veloce alla sua altezza, e lui scatta. Il suo corpo si distende in volo, esteticamente fluido, le mani fasciate dai guanti incrociano la traiettoria del proiettile e brancano la presa senza possibilità di farselo sfuggire incautamente. Poi il corpo vinto dalla gravità ritorna a terra in bello stile.
"Parata!" E' quello che esprime il suo volto con gli occhi che brillano. Un compagno si avvicina, ha qualche anno più di lui. Il suo volto è disteso, la mano si allunga verso la spalla del ragazzo mentre commenta l'accaduto:" Coraggio, se solo fossi stato un passo più avanti, sarebbe stata una parata spettacolare. Peccato, sarà per la prossima volta, però tu impara ad avere il senso della linea di porta".

(Sogno del 2/2)

E' bello avere vicino a sè qualcuno che sa guardare oltre ad un risultato negativo, cogliendo e valorizzando gli elementi che possono aiutare a crescere.
Penso ai figli adolescenti e pure ai loro genitori.

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