sabato 26 maggio 2007

Ginestre

Ormai da vari mesi ho sostituito, il nuoto in piscina, con la corsa campestre.
Campo di corsa il percorso che dalla collina del Righi, ai piedi del forte Sperone, arriva fino a Trensasco, circa otto chilometri. E' un percorso piano che si snoda seguendo le curve delle colline, un centinaio di metri sopra alla ferrovia Genova - Caselle.

D'inverno quel tratto di strada è spazzato dal vento che viene da nord e altre volte è avvolto dalla nebbia; quando il vento soffia dalla direzione del mare porta nuvole di pioggia che infangano il percorso. Anche così è affascinante.

Ma ora, in piena primavera, quei bassi cespugli verdi sono fioriti, sono esplosi di colore giallo, quasi improvvisamente tutti insieme. I tratti scoperti sono macchie luminose di ginestre con un profumo intenso e inebriante che proviene dai fiori.












"Odorata ginestra, Contenta dei deserti. Anco ti vidi De' tuoi steli abbellir l'erme contrade Che cingon la cittade La qual fu donna de' mortali un tempo, E del perduto impero...".

G. Leopardi

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