giovedì 3 maggio 2007

Un riferimento fisso

Riferimenti fissi nella vita?
C'è chi non può farne a meno, e rimane ancorato a un'idea, a una visione del mondo, delle cose, del bene, delle persone, più immutabile di una roccia - che in realtà il tempo trasforma -.















Anche Pogo, intuisce che non ci si può fermare, ma poi incontra qualcosa di solido a cui attaccarsi, con le conseguenze ben visibili di un bagno in acqua...



C'è una storiella che ho letto in un libro, non ricordo se di Valles o di DeMello. Più o meno è così:

Un uomo sale su una nave da crociera. Un membro dell'equipaggio lo accompagna alla sua cabina, attraversando ponti e lunghi corridoi. Un grande oblò offre una vista stupenda dell'esterno.
Il nostro uomo lasciato solo, decide di farsi un giro per la nave. Non sapendo come memorizzare la strada per tornare alla sua cabina, si affaccia all'oblò e prende a riferimento il grande faro che domina il porto. Cosa di meglio si può scegliere, su una nave, se non un faro che illumina le rotte, che indica il percorso sicuro nelle tempeste e impedisce di cozzare contro gli scogli?
Poi il crocierista si avvia nella sua esplorazione di saloni, di attrazioni, di ristoranti, di impianti, di scialuppe e quando è finalmente stanco decide di ritornare alla sua bella cabina.
Ma qualcosa è cambiato. La nave ha lasciato il porto, intorno all'imbarcazione c'è solo il mare aperto e il cielo tondo. Il faro, il suo riferimento fisso, non c'è più. In quel luogo, in quel momento, non gli può servire a nulla.

Ecco perchè occorre dedicare un po' di attenzione a "come si cambia".

Anche nelle cose eterne, apparentemente le più immutabili, come un matrimonio vissuto "per sempre", o il Dio in cui si crede, anche in queste c'è qualcosa che cambia.
Nel matrimonio si cambia insieme, si cresce insieme, si invecchia insieme e si percepisce la vita e l'amore reciproco, ogni giorno in maniera diversa, anche se non cambia il partner.

E, se anche nella percezione di Dio non ci fosse qualcosa che cambia, perchè mai sarebbe vissuto un Francesco d'Assisi, una Caterina da Siena, un padre Kolbe, una Teresa di Calcutta e tutta una schiera di persone come loro che hanno interpretato in maniera originale e unica l'incontro fra la creatura e il Creatore?

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