martedì 4 settembre 2007

Il commissario

Il commissario vuole sviare l'attenzione, nascondere le sue vere intenzioni.
Organizza una squadra di uomini, con gran schiamazzo li equipaggia e li avvia lungo un sentiero ben visibile.
Tra di loro solo due persone conoscono il vero scopo della messinscena.
Ad un bivio prestabilito si sfilano dal fondo del gruppo, percorrono un breve tragitto e si ricongiungono al commissario.
Il vero viaggio comincia ora. L'automobile si inoltra lungo strade desolate di aperta periferia.
Palazzi fantasma, figure geometriche ripetitive e opprimenti, si alternano ad ampi piazzali deserti.
Una campagna ferita a morte agonizza tutt'intorno. Alberi dai rami secchi e immobili, sterpaglie rinsecchite dal sole e dal degrado. Terra brulla incapace ad opporre resistenza ad qualsiasi folata di vento solleva una polvere secca.
Abbandono. Ma non è un posto disabitato, qualcuno ha dovuto adattarsi, ha dovuto fare di quell'orrore la sua casa.
La macchina si sposta lentamente, come un corpo estraneo trasporta al suo interno il commissario e i suoi uomini. Forse per la prima volta uomini che rappresentano la legge percorrono quelle strade. Lì la legge non arriva.

Cosa voleva fare il "commissario" addentrandosi in quella zona? Risanare? Sembra improbabile, sarebbe impresa al disopra le sue forze. Arrestare qualche malvivente? Non sembra plausibile, ci sarebbe voluto un esercito.
Forse voleva solo capire. Vedere con i propri occhi per sapere.
O forse, probabilmente voleva incontrare qualcuno, ma voleva farlo senza testimoni benpensanti che non avrebbero capito il suo viaggio. Lo avrebbero criticato, accusato, emarginato.
Lui è un commissario alla Montalbano che si muove fra le contraddizioni della sua Sicilia. Con amore e con dolore, vuole incontrare il lato nascosto.

(scritto impastando un sogno del 2/9)

Dentro ogni uomo c'è un posto nascosto dove i pensieri molesti, quelli asociali o quelli inconfessabili alla ragione, si accumulano. Si rifugiano, si nascondono, si raggruppano fra loro, riconoscendosi indesiderati. Ci vuole prudenza per inoltrarsi in quella desolazione. Occorre essere accompagnati, è indispensabile essere attrezzati per riconoscere lo scempio e non esserne travolti. Può solo essere un viaggio di amore e dolore.

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