mercoledì 26 settembre 2007

Pessimismo e Felicità

Fra i tanti, ancora un racconto con protagonista Nasruddin per riflettere che cambiare atteggiamento nei confronti della vita è sempre possibile. Che nessuno è condannato a convivere con il pessimismo.

Alla fine della sua vita Mulla Nasruddin dichiarò che aveva sempre vissuto nella tristezza, ma che ora, all'improvviso, si sentiva felice. Tutti gli abitanti del villaggio rimasero sconvolti, stupiti da quella notizia: quell'uomo era sempre stato depresso, triste, aveva sempre visto il lato oscuro delle cose, come mai ora era tanto allegro. Era sempre stato un pessimista, vedeva sempre spine in ogni cosa. Una volta ebbe un raccolto eccellente: tutti i suoi meli erano carichi di frutta, e un vicino gli disse: "Ora, finalmente, non potrai lamentarti. Questo raccolto farà cadere su di te una pioggia d'oro, che mi dici, Nasruddin?" E Nasruddin, immerso nella tristezza più nera disse: "Va tutto bene, ma dove troverò ora mele marce per nutrire i maiali?" Un uomo simile sarà sempre infelice, perfino di fronte a un raccolto eccellente vede difficoltà. All'improvviso quest'uomo divenne felice, era naturale che tutto il villaggio fosse incuriosito, per cui gli chiesero in coro cosa mai fosse successo, e Nasruddin rispose: "Ho imparato a collaborare con l'inevitabilità della vita. Dopo anni di lotta, ho compreso qualcosa. Ora ho deciso che ciò che deve essere, deve essere. D'ora in poi collaborerò con l'inevitabile, per cui non ho più motivo di essere infelice. Ecco perché sono felice!"

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