lunedì 8 ottobre 2007

Se non fossi un informatico

Cammino per strada, il tragitto è quello casa-ufficio che percorro quattro volte al giorno (automobile messa all'indice).

Spesso il pensiero è in continuità con le problematiche del lavoro: una decisione sofferta da prendere, un progetto che non decolla, la risposta da inviare al collega...
Questa volta c'è lo spazio per un gioco.
Se non fossi un informatico, cosa vorrei essere? Se, come mi raccontavano i miei genitori, dall'età di quattro anni, non avessi sempre risposto di voler diventare un ingegnere (sarà poi vero?), Cosa mi sarebbe piaciuto diventare?

  • Un musicista di strumenti a fiato (ma non di musica classica, il pop progressivo è la mia bandiera).
  • Un falegname, anzi un ebanista (e qui siamo sulle orme del papà).
  • Uno scrittore (forse i miei blog sono un timido approccio).
  • Un insegnante (come mi piace spiegare agli altri quello che ho capito!)
  • Un pensatore (veramente volevo scrivere un mistico ma chissa se si capisce).

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