martedì 11 dicembre 2007

Poltiglia italiana

Di pochi giorni fa la notizia che secondo uno studio del Censis, la coesione sociale italiana è diventata della consistenza di una poltiglia; per citare il Corriere : "il Paese si disperde in una poltiglia di massa, una mucillagine di elementi individuali e di ritagli umani tenuti insieme da un tessuto sociale inconsistente".

E' quello che facilmente si constata camminando sulle strade dei nostri quartieri.
Ecco il racconto, di una nostra amica; un fatto avvenuto nel centro di Genova in pieno giorno.

Su un autobus poco affollato, la nostra amica, che chiameremo Antonella, viene pesantamente apostrofata da tre extra comunitari. Non parlano italiano, ma gesti e sguardi sono pesantemente allusivi alla sfera sessuale.
Spaventata, cerca un rifugio accanto ad altri passeggeri. Si "arremba" un poco contro una signora che sta per scendere, cercando di attirare la sua attenzione. E infatti la ottiene: "Guardi che io non posso andare più in là di così", viene rimproverata.
Finalmente il bus si ferma, le portiere si aprono e le due donne scendono; Antonella cercando di scusarsi abbozza: "Mi scusi per prima, ma ero spaventata, quei tre tipi..."
La donna si ferma a guardarla in faccia e con aria impettita e risolutiva la interrompe: "Non mi interessa!".
Se subito dopo ad Antonella tremavano le gambe non era per la minaccia dei tre imbecilli ma per la risposta della signora per bene.

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