martedì 7 luglio 2009

La crisi ci obbliga a riprogettare il nostro cammino

Lo spettacolo dei politici italiani che tirano le parole del papa di qua e di là e i dilaganti commenti, troppo spesso improvvisati, superficiali e banali, non sono molto incoraggianti per stabilire un dialogo costruttivo fra le culture.

Ma la nuova lettera enciclica è argomento troppo importante per scoraggiarsi. Suggerisco di leggerla con calma, senza preconcetti.
Nel contesto della ricchissima tradizione della dottrina sociale della Chiesa mi sembra, in prima battuta, un contributo importante al pensiero sull'uomo.


Stasera mi sono soffermato sul paragrafo (21).

Erano fondate le preoccupazioni della Chiesa sulle capacita` dell’uomo solo tecnologico di sapersi dare obiettivi realistici e di saper gestire sempre adeguatamente gli strumenti a disposizione. Il profitto e` utile se, in quanto mezzo, e` orientato ad un fine che gli fornisca un senso tanto sul come produrlo quanto sul come utilizzarlo. L’esclusivo obiettivo del profitto, se mal prodotto e senza il bene comune come fine ultimo, rischia di distruggere ricchezza e creare poverta`. Lo sviluppo economico doveva essere tale da produrre una crescita reale, estensibile a tutti e concretamente sostenibile.
Le forze tecniche in campo, le interrelazioni planetarie, gli effetti deleteri sull’economia reale di un’attivita` finanziaria mal utilizzata e per lo piu` speculativa, gli imponenti flussi migratori, spesso solo provocati e non poi adeguatamente gestiti, lo sfruttamento sregolato delle risorse della terra, ci inducono oggi a riflettere sulle misure necessarie per dare soluzione a problemi di impatto decisivo per il bene presente e futuro dell’umanita`.
La crisi ci obbliga a riprogettare il nostro cammino, a darci nuove regole e a trovare nuove forme di impegno, a puntare sulle esperienze positive e a rigettare quelle negative.
La crisi diventa cosı` occasione di discernimento e di nuova progettualita`. In questa chiave, fiduciosa piuttosto che rassegnata, conviene affrontare le difficolta` del momento
presente.

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