martedì 29 dicembre 2009

Volare

Costa Brava, 27 Dicembre, San Pol de Mar.
I tentativi di volare in alto, pur sperimentando differenti stili, sono stati inutili ma il divertimento assicurato.

Orante

Classico

Filosofico

Leggiadro

giovedì 24 dicembre 2009

Natale a Barcellona

Viaggio Genova - Barcellona in auto, martedi 22 Dicembre.
Il quartiere di Sampierdarena era ricoperto da un sottile strato di ghiaccio che avvolgeva gli alberi spogli facendoli assomigliare a quei ninnoli di vetro o cristallo che si comprano nelle gioiellerie; le auto assumevano contorni perlacei e i ghiaccioli appuntiti pendendi tutt'intorno alla carrozzeria sembravano pizzi di una tovaglia d'altri tempi ,stesa a bella mostra li' sopra.
Cosi' che la cosa piu' difficile e' stata la partenza, anche se fino a Savona l'autostrada era stata appena riaperta per ghiaccio e vento e in Francia abbiamo guidato sotto un temporale per oltre quattro ore.
Arrivo a Barcellona con una falce di luna e qualche stella che faceva capolino dopo una giornata di pioggia.

La pioggia aiuta a scegliere un programma di visite al coperto; infatti ieri mattina, mentre i giovani dormivano, io e Mariateresa siamo andati alla Pedrera di Gaudi'.
Che meraviglia!
Ogni volta che approfondisco la conoscenza di questo genio dell'architettura si rivelano nuovi aspetti che danno alla sua opera e al suo pensiero sfumature di grande attualita', di profonda conoscenza dell'animo umano e dei meccanismi profondi della natura.
Il pomeriggio visita al museo della Fondazione Miro' e serata con passeggio su una illuminatissima Rambla.
Ma, perche' nasconderlo?, la cosa piu' appagante e' che a distanza di poche settimane sono dinuovo con tutta la famiglia riunita per qualche giorno.

domenica 20 dicembre 2009

Essere veramente concreti

Ho letto che per essere una persona veramante concreta, che non equivale semplicemente a darsi da fare, a muoversi, a riempire i vuoti e lo spazio di parole, perchè in questo caso si tratterebbe di nevrosi, per essere una persona veramente concreta, dicevo, ci vuole un equilibrio fra visione, ascolto, decisione e azione.

Cioè un equilibrio fra occhio, orecchie, cuore e mani.

Occhio, per saper riconoscere le situazioni intorno a sè.
Orecchio, per saper ascoltare le necessità.
Cuore, per saper prendere le decisioni.
Mani per mettersi all'opera.

Abbiamo fatto un "giochino" insieme ad altre famiglie amiche, cercando di scoprire in cosa difettavamo ognuno di noi.

Io per esempio difetto nel vedere; cioè ci metto un po' ad avere una visione delle cose fuori di me o capire che c'è bisogno del mio intervento. Qualche esempio banale: "Mariateresa dov'è il sale? L'ho cercato dappertutto!" ...e normalmente è esattamente davanti alla punta del naso. Oppure per strada mi immergo nei miei pensieri e rischio di non riconoscere il vicino di casa che incrocio, e ancora, ci metto un po' a capire se una persona è in difficoltà, se non me lo dice apertamente... Poi per il resto vado meglio, ascoltare, decidere e fare sono più nelle mie corde giuste.
Ma non per tutti è così: c'è chi raccontava che sa arrivare a prendere decisioni e poi non conclude (mancano le mani);
oppure chi si trova bloccato dai dubbi al momento di prendere una decisione (cuore);
chi non ha un orecchio sviluppato, cioè non sa ascoltare gli altri e quindi la dimensione "altro" rimane sottosviluppata".

Suggerimento: perchè non ci pensate?
Bastano 10 minuti da soli. Si può fare in tram, in coda, in poltrona, ed è un'occasione per conoscere meglio se stessi.
Se poi avete voglia di lasciare una traccia, grazie sono un po' curioso.

martedì 15 dicembre 2009

Presepe da viaggio

Quest'anno il mio presepe è in formato "da viaggio", nel senso che è stato allestito dentro una valigia.















Naturalmente è una valigia da immigrante anni 50'.
Quelle che usavano i siciliani quando arrivavano al nord alla ricerca di un lavoro dignitoso.
















Ma avendo appurato che il più illustre migrante è proprio Gesù Bambino, penso che l'adattamento sia adeguato.
















Il mio augurio di Natale a chi passa di qui:
scacciate via quelle immagini di festività vuota, banale e volgare che ci offe la televisione e la pubblicità, non è il Natale è il Mortale.
La festa del Natale ha un solo intestatario: Gesù.

domenica 13 dicembre 2009

ciclo di vita della famiglia

Ieri abbiamo invitato all' Itinerario di formazione per il matrimonio, la dott.ssa Lucia Corsiglia.
Psicologa impegnata, fra l'altro, in attività di consulenza nell'ambito familiare.
Abbiamo ascoltato la sua presentazione sul ciclo di vita della famiglia, cioè l'identificazione dei momenti critici nel percorso di una coppia (Carter e Mc-Goldrick).
1. Da idealizzazione al progetto: fase di formazione, antecedente alla formazione della famiglia 2. Formazione della famiglia: coppia appena sposata 3. Stadio con bambini piccoli (in particolare nascita del primo figlio) 4. Figli adolescenti 5. Distacco dei figli 6.Pensionamento e vecchiaia

Ognuna di queste fasi comporta dei cambiamenti che - in dipendenza al modello di coppia e a quello genitoriale, possono nascondere delle insidie ed essere nodi di crisi, di rottura...ma anche opportunità di crescita e maturazione.

Secondo un modello transazionale i modelli di coppia potrebbero essere - a grandi linee -
IO-TU (genitore dominante e genitore svalutato)
TU-T
U (genitori poco autorevoli) IO-IO (genitori rigidi) Modello NOI (genitori autorevoli)

Come affrontare la sfida, il lavoro necessario per amarsi per sempre?
Io riassumo tre parole chiave che ho colto.
MEMORIA: cioè non perdere mai di vista il momento iniziale, quel periodo magico che ci ha fatto scegliere lei/lui. Ricordarlo a se stessi, raccontarlo ai figli, celebrarlo. E' un punto di riferimento per i momenti difficili.
CONSAPEVOLEZZA: stare insieme è un cammino e, come si fa quando si va in montagna, occorre conoscere quali potrebbero essere i punti critici, è necessario attrezzarsi in anticipo, conoscere le insidie.
COMUNICARE: concretamente significa allenarsi ogni giorno parlando di sé e di noi. Una comunicazione che non si limiti ai fatti ma alla condivisione dell'esperienza: come sto? cosa sento? Quale sensazione provi? [pensare alla differenza fra dire: "Tu mi trascuri" o "Mi sento trascurato"]

Val Maira immagini

Certo, aver incontrato quattro giorni di sole pieno è stata una botta di fortuna.


Val Maira: parlano le immagini

Trovare un alloggio in alta Val Maira nella settimana appena passata è stata un'impresa.
Tutto chiuso, a parte la locanda di Chialvetta dove abbiamo trascorso qualche giorno di vero riposo.
Numero delle persone incontrate durante le nostre gite a base di scarponcini e ciaspole nei sentieri in attesa di neve abbondante: zero!
E' vero che il bello di questa valle è che, essendo fuori dai circuiti turistici permette un contatto vero ed autentico con la natura, ma un minimo di organizzazione in più non guasterebbe...

In compenso le immagini parlano da sè. Qui sotto una sequenza di PratoRotondo.
Sembrava di essere davanti a dipinto a china e quando, faticosamente, un raggio di sole, alle due del pomeriggio, ha fatto capolino sulle prime case, il paesaggio ha preso nuove sfumature.