sabato 20 febbraio 2010

Amburgo quota 75

Come in tutte le trasferte di lavoro c'è poco tempo da rubare per il turismo.
Amburgo era gelata ed è stato impossibile dedicarmi alle rilassanti lunghe passeggiate notturne lungo i canali del fiume Elba.
Ma rinunciando al disgustoso lunch della mensa ho trovato il tempo di salire in cima al campanile della Chiesa di St. Nicholas. L'unica cosa rimasta in piedi nei dintorni dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Le foto non rendono bene l'idea del panorama e soprattutto non si capisce che ho rischiato il congelamento delle dita per scattarle. Per non parlare del mio collega che ha fatto un doloroso scivolone in una lastra di ghiaccio, quota 75 mt.

In lontananza sul bellissimo lago Alster, al centro della città, dietro la Rathaus, si intravvedono dei puntini neri. Sono centinaia di persone che ci scorazzano sopra.

Spettacolo!

mercoledì 10 febbraio 2010

La vita che volevo

Tratto da "la vita che volevo" di Lorenzo Licalzi.
Pag.181 citazione di Somerset Maugham nel "Filo del rasoio".

"Uomini e donne non sono solo se stessi, sono anche la regione in cui sono nati, la casa dove hanno imparato a camminare, i cibi che mangiavano, le scuole che hanno frequentato, i poeti che leggevano, il Dio in cui credevano. Tutte queste cose li hanno resi ciò che sono, cose che non puoi conoscere per sentito dire: le conosci soltanto se le hai vissute; le conosci solo se sei queste cose".


Mentre ci siamo metto giù qualche commento personale su questo libro.
Raccontare storie che riguardano il destino, il caso e le vite che avremmo potuto vivere se avessimo fatto scelte diverse, inevitabilmente tira in ballo l'esistenza Dio e, come altrettanto inevitabilmente succede, ci si perde, vagando dalla negazione di Dio alla accettazione di un Dio che scatena la tempesta iniziale e poi sta immobile a vedere l'effetto che fa, fino al Dio che partecipa alla Storia del tempo, che interviene attivamente.

Mi sembra che tutto conferma che a Dio non si arriva attraverso il puro ragionamento. C'è un punto oltre al quale non puoi andare perchè questo Dio non riesci a inquadrarlo in una cornice completamente coerente.
Chissà perchè qualcuno si ferma al di qua del punto e qualcuno appena oltre. Non certo per bravura o intelligenza, per stupidità o superficialità.
Di fatto ci sono momenti della vita in cui si fanno delle scelte. Anche chi non vuole farle in realtà le fa o le ha fatte.
Personalmente sono almeno quarant'anni che vivo "come se Dio esistesse".
Sono contento di questo percorso perchè "uomini e donne non sono solo se stessi, sono anche... il Dio in cui credono", però mi sento profondamente affine a chi è rimasto appena prima di quell'invisibile e labile punto che separa il Credente dal Non-credente.
Nel mio cuore penso che Dio, quello che la mia religione mi ha insegnato a riconoscere come "Dio-Amore" se ne impippi della distinzione fra queste due articificiose categorie.

L'importanza delle piccole cose

Molte foto contenute nel filmato sono frutto di miei scatti ma altre sono scaricate dalla rete.

giovedì 4 febbraio 2010

E vai!

27 Gennaio 2010
CORSO DI LAUREA IN
SCIENZE PEDAGOGICHE E DELL’EDUCAZIONE

La dott.ssa Marianna

Laboratorio “Il mio amico libro”.
Esperienza di lettura bilingue per le scuole
presso la biblioteca Gallino di Genova-Sampierdarena