lunedì 30 maggio 2011

Duc presidente (tutto è bene quel che finisce bene)

I festeggiamenti per la vittoria del Barcellona nella finale di Champion League hanno avuto uno spiacevole effetto non desiderato. Duc si è spaventato allo scoppio dei mortaretti e in preda al panico è scappato.
Dopo quasi due giorni di ansia, è stato ritrovato grazie alle foto segnaletiche distribuite questa mattina in paese .
Molto spaventato, stanco e disorientato si stava riavvicinando verso casa.

Effettivamente, considerando la crisi dei partiti istituzionali il manifesto di Duc potrebbe essere riciclato per una prossima campagna elettorale....

sabato 28 maggio 2011

Sanremo, oltre la mondanità

Pensi Sanremo e cosa visualizzi? Il Casinò, il teatro Ariston, la mondanità, le spiagge, il lusso di via Matteotti.
Fino ad ieri era così anche per me...Liguria sconoscita mi verrebbe da commentare.




Sanremo ha invece un cuore storico - la Pigna - che si arrampica attraverso ripide viuzze e cornici fino al Santuario della Madonna della Costa. Sali e scendi e ti lasci affascinare dalle volte, dalle travi, dai cornicioni, dalla luce che filtra dal cielo, invidi i minuscoli abbaini, indugi sui terrazzini pieni di fiori.

Il paese delle porte dipinte

Da Imperia-Porto Maurizio, risalendo verso l'interno, oltre a Dolcedo, in un paesaggio dai colori che in una giornata di sole non sai se definire verde, oro o argento, per via delle foglie d'olivo che briluccicano mosse dal vento, arrivi a Valloria; il apese delle porte dipinte.
Nel sito di riferimento www.valloria.it ci sono tutte le informazioni necessarie.

Noi ci siamo arrivati alle tre del pomeriggio di una stupenda giornata calda e ventosa nello stesso tempo; le strette stradine del paese abbarbicato nella collina erano letteralmente deserte e con calma ci siamo assaporati questo museo colorato all'aria aperta. Qui le immagini che ci hanno emoziato maggiormente.

Senza titolo - (l'uomo sembra uscire veramente dalla porta di casa sua)

L'attesa

Raccolta delle olive e Coniglietti

Fantasie d'autunno

Tango argentino

Evviva l'estate

Una porta sul mare

mercoledì 25 maggio 2011

quando facevamo le cose male ma ce le godevamo

Tratto da Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" di Antony De Mello.

..in una piccola città, alla sera la gente si riuniva per suonare. C'erano un sassofonista, un batterista e un violinista, per lo più persone anziane. Si trovavano per farsi compagnia e per la pura gioia di fare musica, pur non essendo particolarmente bravi. E dunque si godevano la reciproca compagnia, divertendosi parecchio, finchè un giorno decisero di scegliere un nuovo direttore che aveva grandi ambizioni e capacità di stimolo.
Il nuovo direttore disse: "Ehi ragazzi, dobbiamo tenere un concerto:dobbiamo preparare un concerto per la città". Poi gradualmente cominciò a mandare via alcuni che non suonavano troppo bene, fece entrare nella banda alcuni musicisti di professione, mise su un'orchestra e il loro nome cominciò a comparire sui giornali. Splendido no?....
Ma alcuni dei più anziani avevano le lacrime agli occhi e dicevano: "Era così bello, ai vecchi tempi, quando facevamo le cose male ma ce le godevamo".

A parte che mi sono rimesso a suonare e anch'io sono anziano,  non particolarmente bravo e quindi questo insegnamento lo sento mio perchè l'unico motivo per aver ripreso a suonare è per godermi il piacere di fare musica, a parte tutto questo, il concetto si può applicare anche ad altre situazioni......inclusa la religione!

Dice ancora l'amico Antony:

..non è egoismo. Quel che è egoista è pretendere che qualcun altro viva la propria vita come voi ritenete opportuno. Questo sì che è egoismo. Non è da egoisti vivere la propria vita come si ritiene opportuno.

mercoledì 18 maggio 2011

Calzini sos - ovvero alla ricerca dei gemelli

Per otto giorni sono rimasto senza moglie, causa suo viaggio a Sant Pol de Mar presso la nostra figlia "spagnola".
Non è tanto, ma è abbastanza per finire le scorte di camice, mutande e calzette.
A dirla tutta, i lavori casalinghi non mi spaventano e ritengo di dare il mio onorevole contributo quotidiano al loro svolgimento.
Pur tuttavia ci sono stati alcuni incidenti di percorso; per esempio mettere a scaldare a bagno-maria il barattolino di pesto congelato, e poi appassionarsi alla "ghigliottina" (quiz di Rai1),  provoca lo scioglimento della plastica e un intenso e forte profumo di basilico al petrolio in tutta la casa.
Nessun problema con la lavatrice con la quale avevo litigato qualche decennio fa per via di una brutta storia di camice diventate rosa sulla quale è meglio non rinvangare oltre. Abbiamo fatto la pace e lavorato di comune accordo; in fondo manovrarla è più semplice che gestire un blog.
Stirare le camicie - diversamente da quello che ha scritto Maria Teresa in suo post - è noioso fuori misura, ma si fa, anche se non mi sembra che la "qualità" del risultato sia stata eccellente (credo che quella di domani mattina dovrò stirarla di nuovo).

Ma l'idea più malsana che ho avuto riguarda i calzini.
Preso dal tipico furore che qualche volta mi acchiappa, ho deciso di dare la caccia a tutti i calzini che malignamente si nascondono e mimetizzano sul fondo di tutte le ceste della roba sporca.
Profondamente soddisfatto ho riempito la lavatrice e ho atteso.

Il primo momento critico è stato quello della stenditura.
Troppi calzini, da appendere a due per due, non finivano mai; forse si auto-generavano nella conca di plastica che li conteneva; i movimenti rallentati per star ben attenti a non farli cadere giù (operazione riuscita perché l'unico che mi è sfuggito si è impigliato nel bordo del balcone); le mollette non mi sono bastate, ho dovuto fare un secondo turno dopo aver ritirato le prime.
Ma il vero dramma da SOS è stato cimentarsi con l'abbinamento.
Mi ritengo un buon organizzatore - sono o non sono un dirigente, perbacco - quindi dopo averle ritirate a bordo ho cominciato a dividerle per colore, per marca/logo, per lunghezza (lunghe e corte), ho messo da parte quelle con l'elastico rammollito (ma perché in una coppia di calzini capita regolarmente che in una l'elastico tiene e in una no? C'è qualcuno che ha studiato il fenomeno?); alla fine mi sono dovuto arrendere, almeno un 30% dei calzini che avevo scovato non ha trovato appaiamento.
Così mi sono accorto che già esiste un sacchetto con i calzini spaiati...
Sono ripartito ancora una volta e ancora una volta ho perso la battaglia.
Domani arriva Mariateresa con la quale vorrei consultarmi; la mia idea è di dare a questa marmaglia tessile, non più di una settimana per trovare l'anima gemella, altrimenti, crudelmente, condannarla a morte.