venerdì 30 dicembre 2011

Il giardiniere e il dirigente

Ultimo giorno di lavoro in HS.
Gli ultimi due giorni sono stati un po' tristi, da quando ho portato via la mia scatole di documenti personali, quadri e piante, la stanza che mi ha ospitato mi fa l'effetto di un quadro surrealista; una realtà distorta.
Cerco di cogliere i lati buffi.
Ieri è venuto il giardiniere, un signore albanese dall'italiano un po' stentato, che una volta alla settimana viene ad abbeverare le piante.
Col suo solito innaffiatoio verde in mano si è bloccato davanti alla finestra, proprio di fronte al posto che occupava la pianta più rigogliosa; con tono speranzoso e nello stesso tempo sospettoso mi ha chiesto: "Vai in pensione?"
"No" - dico "Sono senza lavoro".
"Che peccato!" E' la sua risposta.
Poi mi chiede cosa farò, mi ricorda quelli che stanno peggio di me; cosa ne sarebbe di lui se perdesse il lavoro...e conclude: "Sai dove si trova il negozio in cui lavoro, mi raccomando passa a salutarmi qualche volta".


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