venerdì 23 dicembre 2011

Tempo di ripartenze

La cosa più buffa di questa situazione è successa ieri, quando un mio contrito collega, con una faccia sconsolata è venuto nel mio ufficio per farmi firmare un modulo interno.
Non capivo il motivo di tanto imbarazzo; aveva in mano uno di quei moduli che utilizziamo in azienda per richiedere qualche servizio interno al Service Desk di Amburgo.
Poi ho letto: in pratica si trattava di autorizzare la richiesta di cancellazione del mio profilo di accesso alla rete e ai dati a partire dal 1 Gennaio 2012. Ho riso come un pazzo all'idea di dover autorizzare la mia cancellazione!

... E comunque, ora che l'annuncio è stato dato a tutti i colleghi dall'Azienda, ebbene sì, si interrompe il percorso lavorativo in Hamburg Sud. Chi è dirigente un po' lo mette in conto che può succedere ma, naturalmente, quando ti tocca in prima persona dover pagare le conseguenze di una ristrutturazione organizzativa e della crisi del mercato, non è affatto piacevole, anche se insieme arrivano gli attestati, mi sembra sinceri, della tua professionalità e profilo umano.

Quindi eccomi ad un altro "cambiamento" che il mio blog registra insieme a tanti altri che fanno parte della mia storia.
Nelle settimane passate c'è stato qualche momento molto 'doloroso' nel prendere consapevolezza di quello che stava succedendo e fra i tantissimi incoraggiamenti sinceri e affettuosi ricevuti da amici e amiche, quelli più importanti sono stati quelli di mia moglie Maria Teresa e dei miei figli.
Da Benedetto pronto a sostenere il papà con iniziative personali che coinvolgono il suo lavoro; a Marianna che mi ricordava che la vita non bisogna viverla come percorso lineare, non è una linea, ma piuttosto un ciclo, come quello delle stagioni che si rinnovano. Si riparte, si entra in una fase di creazione; ad Antonio che in una sua lettera lasciata sul cuscino mi aiuta a ricordare la mia storia; quella di un bambino di 4 anni che giunge a Genova come immigrato dalla Sicilia con i suoi genitori; che grazie a enormi sacrifici diventa ingegnere e intraprende percorso lavorativo ricco di tante soddisfazioni e opportunità; che si sposa innamorato di una ragazza speciale; che vede crescere tre splendidi ragazzi... ed io aggiungo anche altri passaggi importanti e fondamentali, anche se dolorosi, come la perdita della prima bimba Marta; la morte prematura della mamma Salvina e poi più avanti quella del papà  Toledo.
Ieri mi è tornato alla mente un sogno fatto qualche anno fa. Ero nella mia casa di Nervi abitata da ragazzo, dove si arrivava con 95 scalini a piedi. Era tutta arredata di nuovi mobili e tendaggi lussuosi, ma io piangevo perché non la riconoscevo più: lì dentro, così modificata, mancava la mia Storia.

Allora, testimonio, ai miei pochi e amici lettori, e a me stesso che sono il primo destinatario di questo blog, che sono pronto, anzi ho già ricominciato a guardare avanti; non so bene come, ma nel profondo di me, nei momenti di difficoltà, dopo il panico iniziale, sento sgorgare una forza interiore... il futuro è migliore del passato.
 

2 commenti :

Anonimo ha detto...

Carissimo Enzo,
sono a casa dopo l' intervento al ginocchio. Ho letto un pò del tuo blog. Tutto molto bello, originale, e di "rapporto", come nel tuo dna....un caloroso saluto e a presto, Oscarsic

Luigina ha detto...

Caro Vincenzo sappi che il tuo coraggio e la tua forza di volontà nel superare le avversità della vita sono un esempio per chi ti legge. Complimenti per quello che hai saputo trasmettere ai tuoi figli insieme a Maria Teresa e che ora ti viene restituito in amore e incoraggiamento a lanciare una nuova sfida alla vita e a vincerla.