martedì 31 dicembre 2013

2014: Facciamo Resilienza Insieme

In questi ultimi giorni dell'anno mi sono imbattuto in alcuni servizi televisivi che avevano lo scopo di riassumere il 2013.
La maggior parte era catastrofica! Per carità, quello che è stato è stato; non bisogna mettere la testa sotto terra e far finta che i problemi non ci siano. Però sottolineare a tutti i costi solo il "negativo" serve solo a deprimerci ancor di più, ad alimentare i membri del club dei disfattisti.

Il 2013 è stato difficile e la cultura dello "scarto" non ha fatto alcun passo indietro. Detto questo scelgo di chiudere l'anno ricordandomi che esiste un atteggiamento psicologico che si chiama Resilienza.

In psicologia la resilienza viene vista come la capacità della persona di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne addirittura rafforzata e trasformata positivamente.
Ne ho già parlato in altri post del mio blog.

In rete ho trovato questa iniziativa partita in Ottobre che propone la storia di alcuni personaggi che la resilienza l'hanno praticata alla grande.
Il mio augurio a chi passa per le mie pagine è di prendere ispirazione e l'augurio lo estendo anche a ... me stesso!

http://www.repubblica.it/solidarieta/volontariato/2013/10/14/news/dalla_resilienza_al_riscatto_sette_testimonianze_dalla_resilienza_alla_rinascita-68564386/

Dall'architetto che sbarca con una borsa di studio negli Stati Uniti e finisce per progettare la ricostruzione di Ground Zero, alla National Geographic Adventurer dell'anno, che attraversa in mountain bike, unica persona al mondo, la valle di Panijshir in Afganistan, fino all'attivista culinario, che ha aperto il primo mercato solidale in Libano collaborando con Slow Food, e poi ancora il direttore del World Food Program (WFP) un singolare banchiere e filantropo, assieme ad un giornalista di fama internazionale. Sono questi i protagonisti che s'incontrano a Roma, in occasione del primo evento REBIRTH 2013.


Il mio augurio per il 2014: Facciamo Resilienza insieme 

sabato 21 dicembre 2013

Il cognome di Dio

Ma qual è il cognome di Dio
Siamo noi, ognuno di noi. Lui prende da noi il nome per farlo il suo cognome. ‘Io sono il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Pedro, di Marietta, di Armony, di Marisa, di Simone, di Vincenzo, di Maria Teresa, di Marianna, di Benedetto, di Antonio, di Pau, di Dario, di Alice, di tutti!’. 
Da noi prende il cognome. Il cognome di Dio è ognuno di noi”. “Lui, il nostro Dio ha fatto storia con noi, ha preso il cognome dal nostro nome”, “si è lasciato scrivere la storia da noi”. “Noi scriviamo questa storia di grazia e peccato e Lui va dietro a noi”. Questa “è l’umiltà di Dio, la pazienza di Dio, l’amore di Dio. E’ nostro!”.

E questo fa commuovere: “Tanto amore, tanta tenerezza, di avere un Dio così. La sua gioia è stata condividere la sua vita con noi. 

Avvicinandosi il Natale, viene da pensare: se Lui ha fatto la sua storia con noi, se Lui ha preso il suo cognome da noi, se Lui ha lasciato che noi scrivessimo la sua storia, almeno lasciamo, noi, che Lui ci scriva la nostra storia.

E quella è la santità: ‘Lasciare che il Signore ci scriva la nostra storia’. E questo è un augurio di Natale per tutti noi. Che il Signore ti scriva la storia e che tu lasci che Lui te la scriva. Così sia!.


I miei  auguri di Natale  presi in prestito da Papa Francesco 

(tratto da Messa Santa Marta del 17/12)

domenica 1 dicembre 2013

Quando il colore prende il sopravvento

Giornata di intensa tramontana oggi. 
Il cielo si fa azzurro e i colori prendono  il sopravvento.

Ore 12 circa, durante la S.Messa le vetrate illuminano Cristo Re
Ore 17 circa, dall'Apparizione del monte Fasce il sole già tramontato infuoca il cielo mentre Genova accende le luci.