mercoledì 10 maggio 2006

Come conteggiare i voti

Ultimamente fra elezioni politiche e presidenziali è diventato argomento quotidiano confrontare il numero di voti, valutare i testa-a-testa, ipotizzare travasi da uno schieramento all'altro.

I miei sogni non sono rimasti indifferenti a questa "problematica", introducendo una possibile alternativa al modo di conteggiare le preferenze.

Nel mio sogno del 5/5 i due maggiori contendenti italiani dello schieramento politico sono per l'ennesima volta appaiati.
Si aprono le urne per un controllo.
Le urne sono costituite da grandi taniche di plastica bianca che contengono...la pipì degli elettori.

Quindi il meccanismo di voto è questo: ognuno si reca al seggio e svuota la sua vescica nella tanica corrispondente al suo partito.
Al termine si controlla i volume dei liquidi e lo schieramento che ha raccolto più "voti" vince la competizione.

Si capisce subito che un primo stravolgimento del nuovo metodo è che il "peso" di ogni singolo elettore non è uguale; qualcuno influirà di più, qualcuno di meno, dipende...da vari fattori come volume della propria vescica, quantità di liquidi ingeriti nelle ultime ore, data e ora dell'ultimo svuotamento interno, capacità di continenza/incontinenza e altri fattori ancora che potrebbero essere studiati e approfonditi da esperti.

Si apre uno scenario di campagna elettorale estremamente diverso da quello attuale, dove bisognerebbe rivalutare l'importanza delle industrie dell'acqua minerale, delle birre e delle bibite in generale e della farmacologia diuretica.

Inoltre bisogna tener conto degli effetti psicologici: fare la pipì è un atto fortemente liberatorio che richiama ai primi anni della vita, al rapporto con la mamma e con il vasino, probabilmente una diuresi di massa potrebbe avere ripercussioni positive sul benessere interiore dei cittadini.

Purtroppo devo segnalare che il nuovo metodo non è immune da brogli. Infatti nel mio sogno, uno scrutatore, con un movimento maldestro (non doloso) ha provocato uno straripamento dell'orina (pardon dei voti) da una tanica all'altra determinando così un ribaltamento del risultato finale.

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