domenica 12 febbraio 2023

Francigena da Genova - 15 maggio 2022 - da San Gimignano a Abbadia Isola (Monteriggioni)

T13 (VF32) San Gimignano, Abbadia Isola (Monteriggioni) - variante Colle Val d'Elsa. Uno spettacolo, creato dal sole che scalda la nebbia in fondo valle, illumina i primi chilometri. Poi ancora colli, boschi, colori, guadi da passare in equilibrio precario su pietre umide; la Val d'Elsa non smette di stupire. Al bivio, lì per là, si decide di fare la variante e vedere il delizioso paese di Colle Val D'Elsa, anche se perdiamo, dall'altro lato, il parco fluviale. Stamattina, chissà per quali strane associazioni, il pensiero va ai miei genitori e a quelli di Teresa. Pensieri lievi, la consapevolezza di averli dentro, di poter trasmettere ai figli e ai nipoti il loro ricordo. Una continuità, un filo che procede nello spazio e nel tempo. 13 Una tappa è sempre fatta di tanti momenti: c'è la modalità sprint, dopo una sosta, c'è quella wow, perché ogni dieci metri ti fermi a guardare qualcosa, poi arriva la fase onirica, la mente va e non sai dove sei, ma naturalmente anche quella di emergenza, quando le energie sono agli sgoccioli. Basta fare un mix e la tappa è servita. Ci fermiamo a Badia Isola, una volta monastero, a qualche chilometro da Monteriggioni che vedremo domani mattina passando. Ostello molto, molto, spartano, ma per fortuna sempre con gli stessi piacevoli compagni di viaggio. Il pomeriggio passa davanti all’unico bar ARCI sulla strada, tra patatine, birra e risate.

Francigena da Genova - 14 maggio maggio 2022 da Gambassi a San Giminiano

T12 (VF31) Gambassi Terme, San Gimignano – Si può partire con calma, oggi è la tappa più breve di questo cammino, ma non per questo la più semplice. Come ieri su e giù per queste splendide colline. Nella testa ho ancora la compagnia di ieri, i saluti come vecchi amici: "ci vediamo!", "See tomorrow", "a presto!". In realtà con chi ci vedremo ancora e quando? Ognuno ha il suo orario, il suo ritmo. Qualcuno lascia il cammino oggi, qualcuno a Siena, un altro andrà oltre Roma, come i pellegrini che andavano a imbarcarsi per la Terra Santa a Brindisi. Oggi intanto nuovi incontri, dalla Francia e dal Colorado. Un'amica che mi segue su WA mi ha scritto che davanti a queste bellezze la sua mamma diceva: "Seignū te lodu e te ringrassiu". Bello, lo dico anch'io! La sosta al santuario della Divina Provvidenza a Pancole ci permette di dissetarci e rinfrancarci. All’interno una bella icona e suore che pregano. Leggendo la storia dell'apparizione e la preghiera, sono rimasto colpito l'abbinamento: la Madonna ha dato la parola a una ragazza muta e le ha fatto trovare in casa, farina, vino e olio. Non so cosa c'è di vero, ma sono segni che mi lasciano pensieri positivi. L'idea della provvidenza che si concretizza quando trovi la parola, quando cominci a usare le parole, non per fare chiacchiericcio, come direbbe papa Francesco, ma per costruire rapporti, mi piace. Scrivo da un bar di una San Gimignano affollata di turisti che cazzeggiano; passa vicino al mio tavolo un romano che dice all'amico: "oh! ma c'amo ‘na meta o annamo n'do capita?" Troppo bello! "C'amo ‘na meta?" San Gimignano extra-time. Nel pomeriggio incontriamo Angelo. Alloggia nella confraternita di San Jacopo dove si dà ospitalità a donativo. Andiamo a vedere e finisce che partecipiamo alla cerimonia della lavanda dei piedi, ceniamo e 12 laviamo i piatti insieme agli altri. Con mio stupore sono l'unico in grado di tradurre in inglese per gli stranieri la formula che accompagna il commovente rito della lavanda. Da non credere! Aggiungo, per non dimenticarmi, un aneddoto di ieri: ero sdraiato sulla panca di un'area di ristoro. La zona era circondata da acacie in fiore; il cielo era azzurro elettrico, ma sembrava di essere nel bel mezzo di una fitta nevicata. I fiocchi dei semi volavano in tutte le direzioni guidati dalla forza, dalla direzione del vento e dall'attrazione terrestre. Poi ho individuato due particelle che sembravano andare in coppia. Cambiavano direzione, si alzavano, giravano e scendevano, ma sempre alla stessa distanza una dall'altra. Come due mini-astronavi in un film di fantascienza, scivolavano nello spazio-tempo o forse come due fatine di una fiaba per bambini facevano una gara nel cielo. I miei nipotini, tutti maschi, preferirebbero pensare a due supereroi in volo di missione per salvare la Terra...

Francigena da Genova - 13 maggio 2022 da San Miniato a Santa Maria in Chianni (Gambassi Terme)

T11 (VF30) - San Miniato, Santa Maria in Chianni (Gambassi Terme) - Difficile trovare le parole per descrivere la giornata di oggi. Appena oltre le porte di San Miniato ho tirato un grido di stupore. Le colline illuminate dal sole, ancora basso all'orizzonte, erano uno spettacolo mozzafiato. Così sarà fino all'arrivo, su e giù un numero imprecisato di volte a raggiungere casolari e percorrere crinali. Vigne, ulivi, macchie di verde cangiante mosse dal vento, filari di cipressi, collinette tondeggianti che sembrano disposte lì dalla mano di un artista, paesi che si affacciano sulla valle dell'Elsa. Poi l'arrivo all'ostello Sigerico. Un luogo magico, d'altri tempi, proprio dietro la pieve di Santa Maria di Chianni. Sembra che ci siamo dati appuntamento tutti qui, la decina di pellegrini che abbiamo incontrato finora. Seduti intorno alle panche di un tavolo, in un prato di margherite, i panni stesi alle spalle, patatine fritte da condividere, maxi-birra per dissetarsi; facciamo una confusione memorabile intrecciando discorsi e lingue diverse: dalla Norvegia, dalla Danimarca, dall'Olanda e poi da Torino, Biella, Rovereto. Indimenticabile! Ci vuole la meta, ci vuole il cammino, ci vuole la compagnia. Direi che la parola chiave di oggi è Grazie.

Francigena da Genova - 12 maggio 2022 da Altopascio a San Miniato

T10 (VF29) - Altopascio, San Miniato - Da ieri abbiamo superato un terzo delle tappe e oggi abbiamo superato i 250 km percorsi: "cianin cianin". Tappa che sfora i 30 km e allora torniamo alle abitudini del camino di Santiago, cioè sveglia alle 5:30 per camminare nel fresco dell'alba. Infatti, entrando nel bosco, incontriamo una nebbia incombente e i piedi (oggi indossavo i sandali) sono subito bagnati; in compenso di nuovo il piacere di ascoltare il rumore dei passi sul terreno e il chiasso proveniente dal fitto degli alberi. Più avanti attraversiamo il bosco delle Cerbaie, ma l'effetto è molto al di sotto delle aspettative magiche descritte dalla guida. Ci sta una lunga sosta al bar di una graziosa Ponte a Cappiano (qui tracce del passaggio di Sigerico); pranzo a Fucecchio in un ambiente ideale per il pellegrino: fresca terrazza, vista torre, un bel piatto di pasta, un proprietario che ti omaggia di Vin Santo a fine pasto, due chiacchere con gli altri avventori: il vino, la caccia, le foto della figlia calciatrice, l'amico che non c'è più, tutto come vecchi conoscenti. Ah! Dimenticavo, abbiamo incrociato un ragazzo romano, Walter, diretto a Santiago e poi 10 a Finisterre partendo da Roma; arrivo previsto, agosto! Sotto la salita finale di 2km, che porta a San Miniato, si offre di venirci a prendere il nostro affitta camere ... eletto subito angelo del giorno! Otteniamo il desiderato timbro sulla credenziale e una piccola conchiglia nell’oratorio di San Rocco, in cambio di una straripante storia del sito e dell’associazione che lo mantiene vivo.

Francigena da Genova - 11 maggio 2022 da Lucca ad Altopascio

T09- (VF 28) Lucca, Altopascio. Dire Altopascio è dire Cavalieri del Tau (un'antica confraternita), che a sua volta vuol dire, ospitalità al forestiero e al pellegrino. Ho letto che i frates di Altopascio, accoglievano i pellegrini dicendo: "Ti aspettavo!". C'è da rivoltare la vita solo con questa parola. Altro che medioevo. Io sono uno che cerca di fare tutte le cose autonomamente (e non sempre è una cosa positiva). Anche durante il cammino l'APP col GPS del percorso è sempre attiva... Eppure, è così bello quando a un incrocio fermi le persone per chiedere informazioni e, per quel breve tempo, la tua strada è nelle sue mani... E che sollievo ieri, quando nella calura ho incrociato una persona che appena oltre lo steccato innaffiava i fiori; "Mi bagna il cappello, per favore?", "Dio Santo, certo che sì!". Tappa facile, tutta in pianura. Alle sette del mattino, Lucca, bellissima, è già affollata di biciclette che scivolano silenziose e di studenti che fanno crocicchio. Poi, un po' tra il traffico 9 delle strade asfaltate, un po' tra zone rurali, si va, senza sussulti. Mi rimane l'immagine di una scolaresca in fila per uno a Capannori, un bambino che grida "ciao" dalla finestra, la sosta pranzo a Porcari con un super tifoso juventino e ancora due pellegrini che risalgono a piedi verso nord. Ma quando non ci sono ostacoli cui fare attenzione e fatiche da tenere sotto controllo, la mente è libera; come nei sogni, si affacciano associazioni e concatenamenti che portano lontano, che interrogano su ciò in cui credi: oltre la cultura, oltre le tradizioni, oltre i riti, oltre il soggettivo senso del sacro, oltre le regole.

Francigena da Genova - 10 maggio 2022 - da Camaiore a Lucca

T08- Camaiore, Lucca. Lo dico subito: sole pieno! Che poi anche da quello bisogna guardarsi... Tre salite secche e tre discese altrettanto precipitose. Bisogna scavallare le colline, per scendere sul fiume Serchio oltre il quale si trova Lucca. Si incontrano pochi paesini, un po' anonimi, senza panchine, senza negozi, senza vedere qualcuno (a parte Marcos che viene a piedi da Losanna). Naturalmente lo sapevamo, per questo nello zaino ci sono anche due panini a testa e un chinotto, per un pranzo consumato al bordo di una strada. In salita non si parla, i miei pensieri corrono al Volto Santo di Lucca che spero di vedere. Al di là delle leggende, per niente credibili, legate a questo manufatto e alla sua provenienza, la domanda è: "so riconoscere Il volto di Gesù, oggi? " Temo di no, un po' come i due discepoli di Emmaus che camminano, incontrano e addirittura parlano con Gesù ma non lo riconoscono! È Lui che deve mostrarsi!". 8 Al centro del ponte che attraversa il fiume Serchio, ci attende, inaspettato, San Pietro (va bene, era una sua statua!). Mi ha detto: "ehi, vi aspetto nella mia piazza, ci conto!". Dopo la doccia si gira per Lucca. Niente Volto Santo: il duomo, purtroppo, è già chiuso. Sarà un segno? Ma il labirinto sulla colonna è proprio lì; è uno dei simboli del cammino. Il labirinto è quello della mente quando, dentro di noi, si arrotolano su se stessi pensieri negativi, inutili scrupoli, quando si smarrisce la strada. È un invito a camminare verso il centro, cioè verso quello che conta. Io mi ci ritrovo: sono un campione di complicazioni interiori... Poi 3 km extra per i vicoli di Lucca, i piedi capiranno, spero, di fronte a tanta bellezza!

Francigena da Genova - 9 Maggio 2022 - da Massa a Camaiore

T07 - Massa, Camaiore. Oggi dall'alto delle colline della Versilia un ultimo sguardo indietro alla Liguria, con l'isola Palmaria che si sporge oltre la costa. Versilia, e uno pensa spiagge, locali notturni, mondanità... Invece scopro che esistono anche le colline con tanti paesini che si affacciano sulla pianura che si stende fino al mare e lungo la costa! Pietrasanta ci riserva una imprevista sorpresa: la chiesa di San Biagio, ex-ospitale, detta chiesa della Misericordia, in quanto sede della locale confraternita della Misericordia. Ci viene offerta una inaspettata e particolareggiata visita guidata dalla quale usciamo con tante nuove conoscenze sulla vita e le opere di Botero che a Pietrasanta vive ancora e ha lasciato segni importanti del suo genio. Nel “portale del Paradiso”, la Madonna è una grassa mamma italiana che ispira tanta tenerezza. Pioggia? Purtroppo, sì! In coda agli ultimi due chilometri, dopo aver perso un paio di volte la strada, l’acquazzone che pensavamo di nuovo di aver scampato ci raggiunge e ci scaraffa un po’ della sua acqua addosso. 7 Pernottiamo nell'ostello del pellegrino, appena sopra Camaiore. Molto bello in verità, fa parte della Badia di San Pietro, con un ampio e verde prato dove prendere il sole che nel frattempo è rispuntato. Si respira un po’ l'aria di alcuni ostelli del cammino di Santiago: c’è il lavatoio sul cortile, dove risciacquare gli indumenti del giorno, la tettoia con gli stendini, la sala comune, le lenzuola usa e getta... Unico inconveniente non da poco, che si ripete quasi ogni sera, i riscaldamenti sono già chiusi: 19 gradi! Dopo un’ottima cena, da guadagnarsi con un abbondante chilometro di passeggiata extra, meglio rintanarsi sotto il piumone. Pellegrini in giro, pochi. Incontriamo il gruppone di nove elementi che viaggiano con taxi per bagaglio incorporato e poi Roberto di Biella e Sandra di Berger (Norvegia). Con loro ci incrociamo spesso durante la tappa.

Francigena da Genova - 8 Maggio 2022 da Sarzana a Massa

T06 (VF25) Sarzana, Massa. Siamo partiti alle 7:45 con le strade del centro storico ancora vuote. Oggi ci ha accompagnato il “pellegrinetto” giallo, simbolo della VF. Ci si sente a casa incontrando i primi pellegrini, pochi veramente, ma scatta subito un senso di solidarietà. Alla prima salita veniamo superati, a doppia velocità, da due signore, ma ci siamo abituati a Santiago era spesso così. Poi scopriremo che sono norvegesi, abituate alle montagne! Ma dopo la inevitabile discesa il placido canale lunense ci accompagna per buona parte della mattinata. Certo sarebbe bello salire a Castelnuovo Magra o a Luni paese, ma sono a mezza costa e noi dopo lo strappo iniziale rimaniamo, ben contenti, in piano. In compenso si passa davanti alle rovine dell’antico porto di Luni e dell'anfiteatro. Incredibile pensare che qui ci fosse il mare fino al medioevo. Lo spettacolo delle Alpi Apuane è notevole. D'Annunzio deve saperne qualcosa se scrive: "Troppo è grave al mio cor la dipartenza. Come dal corpo, l'anima si esilia dal marmo che biancheggia tra l'Avenza e la Versilia". Noi siamo puntati proprio verso Avenza dove faremo tappa per il pranzo. Prima regola che abbiamo violato: "quando vuoi fermarti e trovi un bar aperto, fermati!". Infatti, capita che un altro non ci sarà! Capita pure che la locanda "il ristoro del pellegrino" ti mandi via perché ha troppi clienti, dei quali nessuno è pellegrino. Però una soluzione c'è sempre. Sono gli angeli camuffati; questa volta ha l’aspetto di una signora che si ferma e ci accompagna ad un piccolo negozio di alimentari ancora aperto (è domenica); naturalmen- 6 te a cena ci sarà una giustizia a base di salumi, formaggi e altre bontà locali! C'è un caldo umido a cui non siamo abituati e sono le due del pomeriggio, così decidiamo per una "variante bassa" verso Massa. Per finire, ci impegniamo in una gara di velocità con uno spesso fronte piovoso che scende dalle Alpi. Vinciamo noi, perché quando si scatena sopra le nostre teste, improvviso e violento, ci siamo appena riparati sotto un terrazzo a ridosso di un provvidenziale portone. Santa Messa e timbro in una stupenda cattedrale, grandissima, fredda e, ahimè, con pochissimi fedeli

Francigena da Genova - 7 maggio 2022 da Riccò del golfo a Sarzana

T05- La Foce (Spezia), Sarzana. Percorsi dalla partenza130 km. Ci abbiamo preso gusto: anche oggi appena partiti un'edicola dedicata a Maria. Comunque tutti conquistati questi chilometri. Un larghissimo giro che segue l'Alta Via del Golfo ci fa impazzire, fra ripidissime salite e scivolose discese, alternando scalinate, viottoli, sentieri, roveti, felci, papiri, ginestre. Il mare, le navi, la città (ma anche lo scempio di una famosa azienda che produce strumenti di morte) che sembrano non volersi scansare dalla vista. Molto tempo speso a interpretare la guida e capire il percorso suggerito. Già, non siamo ancora nella via Francigena ufficiale! Un buon ristoro ce lo concediamo nella Pieve di San Venerio (la semplice preghiera proposta mi ha conquistato: “io non so pregare, non so cosa dire, non ho molto tempo. E allora? Ti offro questo lume…”). L'attraversamento del lungo ponte sul fiume Magra è assurdo e pericoloso pur seguendo le istruzioni per l’uso! Oggi un po' esploratori, un po' avventurieri, si entra nello spirito del cammino. Momenti di entusiasmo e momenti che pensi "non ce la farò" e fantastichi di autobus, autostop, di angeli che ti portino in volo... Poi finalmente a Sarzana entriamo nella Via Francigena. Nell'ostello, alla reception, abbiamo davanti nove pellegrini che ven- 5 gono da Aulla. Eppure, anche oggi abbiamo raccolto storie e condiviso con qualcuno il nostro cammino. Perfino il racconto di un viaggio in camper a Santiago de Compostela con cani e nove tartarughe al seguito...

Francigena da Genova - 5 maggio - da Sestri a Carrodano

Tappa 03. Sestri, Carrodano. Dopo aver lasciato Sestri e dopo Trigoso la strada inizia a salire e per un bel po’ non smetterà di farlo! Incontriamo un'edicola dedicata alla Madonna del Cammino; è il posto giusto per recitare, come tutte le mattine, quella bellissima versione del Padre Nostro "… che stai sui cammini, venga a noi il tuo respiro... sia fatta la tua volontà così nel caldo come nel freddo…". La salita per arrivare al passo del Bracco non finisce mai. Cielo e mare, stesso grigio che non sai più neanche dov’è l'orizzonte. Boschi che ti avvolgono come pareti e giardini verticali, qualche ciao con i cicloturisti. In cima alla salita anche la pioggia: prima sottile, poi sempre più battente. Inauguriamo le nuove mantelle che funzionano molto bene. È cominciata come una giornata fatta di silenzi e respiri profondi ma in coda si sono aggiunti incontri, racconti, risate e un delizioso B&B dove passare la notte.

Francigena da Genova - 6 Maggio - Carrodano - Riccò del Golfo

T04 Carrodano, Foce (Spezia) - Comincio con le note negative così le abbandono subito. La parte centrale da Borghetto Vara a Riccò del Golfo è stata un disastro. Un incubo di dodici chilometri sotto una pioggia inesorabile, su una trafficatissima SS1, col rischio di essere investiti da camion, bus e pazzi al volante. Errore di programmazione. Punto. Lasciati i carissimi Antonio e Susan del B&B, un'icona della Madonna del Santuario di Roverano ci dà il benvenuto alla tappa. Poi si scende in un concerto di pigolii che provengo- 4 no dal bosco, di acqua vivace che scorre nei torrenti, di nebbie che non si alzeranno e di orti coltivati. A Riccò del Golfo non c'erano ristoranti aperti, in compenso troviamo una pasticceria-bar e, come sempre, un po' di gusto tira su il morale. Le sorelle che la gestiscono ci hanno chiesto di ricordarsi di loro a Roma. Una variante, suggerita al volo, ci consente di spendere le ultime energie tra ginestre, salvia e campi verdi. E intanto abbiamo superato i cento chilometri percorsi