Per chi volesse leggerla qui link al Cittadino.
Io vorrei soffermarmi su breve passaggio che mi ha colpito durante la lettura.
...La coppia è legame, cosa che oggi è spesso percepito come un limite insopportabile. Ma la questione non è il legame ma l'amore.
Dopo questa frase mi sono fermato. Mi sono detto: 'forse non ho capito bene'. Lo rileggo.
...La coppia è legame, cosa che oggi è spesso percepito come un limite insopportabile....
Legame uguale limite insopportabile...
Ci penso un po': legame suona come laccio, corda che lega, qualcosa che limita i movimenti, una catena al collo....
Che strano, sarà per via degli studi che ho fatto ma a me la parola "legame" evoca istintivamente qualcosa di diverso.
Un legame mi fa pensare alle forze della natura: c'è il legame chimico, quello elettrico-magnetico, l'attrazione gravitazionale...
A fatica riesco ad associare a quella parola il senso della limitazione di libertà e di costrizione.
Due particelle o due molecole creano un legame perché sono attratte una verso l'altra. Quell'attrazione non è un "limite" semmai è la conseguenza del loro tendere verso una situazione di maggiore equilibrio.
Prendo da wikipedia: I legami chimici "più forti" hanno un contenuto energetico maggiore e sono più difficili da rompere, mentre i legami "più deboli" hanno un contenuto energetico minore e sono più facili da rompere. Da ciò deriva che le molecole che hanno al loro interno legami chimici più deboli sono più instabili.
Una semplice metafora, ma l'idea mi è piaciuta.
L'ho pensata applicata al legame del matrimonio fra un uomo e una donna, e anche alla mia storia personale.
Un legame che è un tendere verso il futuro, verso il meglio.
Un legame, per dirla alla papa Francesco che non è provvisorio.