sabato 12 febbraio 2011

Il siluramento della Benjamin Contee

E' il 16 Agosto del 1943.
I prigionieri sono sistemati a bordo della nave britannica SS Benjamin Contee.
Toledo è a bordo già da oltre trenta giorni. 
Ripensa a tutti gli avvenimenti degli ultimi mesi. Il ripiegamento da Tobruck alla Tunisia; i chilometri percorsi nella polvere; le notti fredde del deserto; i pasti sofferti.
Poi la cattura da parte degli inglesi, l'11 Maggio 1943.
La preoccupazione per la propria vita, soprattutto il ricorrente pensiero ai suoi cari che lo aspettano a Vittoria: papà, mamma, le amatissime sorelle. Ma anche il sollievo di poter, forse, venire fuori da quella guerra combattuta dalla parte di un regime detestato.


Giorno dopo giorno, gli eventi si erano susseguiti a ritmo incalzante. Gli inglesi avevano fretta di evacuare tutti i prigionieri dal teatro di guerra.

Il 15 Giugno, insieme ad altri compagni del campo 17 di Casablanca, Toledo era stato imbarcato su questa nave che gli Americani avevano ceduto alla marina Inglese.
Da Casablanca la nave aveva fatto rotta verso Bone, in Algeria; altri prigionieri da imbarcare. Ora erano già 1800 a bordo; la loro destinazione era lontana: l'America.
L'America. Quanti paesani erano già partiti, in tempo di pace, per quel paese! Vinti dalla necessità di una vita dignitosa che la campagna siciliana non permetteva.
Lui però era rimasto, il suo papà aveva potuto mantenerlo agli studi fino alla terza avviamento. E Toledo aveva ripagato con un profitto più che ottimo; aveva imparato a lavorare il legno con quella precisione che gli nasceva dalla semplicità con cui sapeva affrontare la vita.
Lavorando aveva permesso alle due sorelle di diventare maestre elementari e lui ne era orgoglioso. Non si era mai lamentato, anche se era l'unico figlio maschio della famiglia.

Schivo ma non introverso, ora ascoltava i racconti degli altri prigionieri appena saliti a bordo.
Aveva sentito dire che la prossima tappa sarebbe stata Orano.

Inizialmente il rombo di aerei in lontananza non aveva preoccupato nessuno. Loro oramai erano prigionieri, erano, avrebbero dovuto essere fuori dal gioco.

Poi qualcuno a prua gridò. "Sono tedeschi! Attaccano".
Uno spostamento di uomini, un colpo assordante causato dal siluro sganciato che colpisce l'obiettivo, la nave che sbanda.
In un attimo il panico assale la gente a bordo. Si urla, si corre in tutte le direzioni; qualcuno è già in acqua. C'è chi piange, chi rimane paralizzato dalla paura.
I più volonterosi si precipitano sulle scialuppe di salvataggio ma l'incapacità a calarle in acqua, l'assembramento, la disorganizzazione impediscono di prendere decisioni coerenti.
La nave imbarca acqua. Sulla prua, a sinistra, si è aperto un buco enorme di 18 x 7 metri; le stive n.1 e 2 sono compromesse e il Benjamin Contee si inclina in avanti.
In questo contesto Toledo fa eccezione. La sua istintiva natura riflessiva gli permette di mantenere la lucidità.
Mentre la maggior parte dei suoi compagni corre all'impazzata, lui si dirige verso i giubbotti e i salvagenti. Li indossa secondo le istruzioni. Ascolta le raccomandazioni dell'equipaggio.
Intanto il comandante sta valutando la situazione. Il primo problema è l'inclinazione della nave. Occorre riportarla in linea. Decide di allagare le stive 3 e 4 in modo da riportare timone ed elica sotto la linea di galleggiamento e ripristinare la navigabilità dello scafo.

L'operazione ha successo. Si valuta che non c'è un pericolo immediato di affondamento, anzi, la nave inverte la rotta e si dirige nuovamente verso il porto di Bone.
Fra le truppe dei prigionieri, lentamente, ritorna la calma, purtroppo 264 prigionieri mancano all'appello: morti nei momenti successivi al siluramento.
Per Toledo riprende il cammino verso i campi di prigionia americani, è una storia che avrà un lieto fine, ma per il momento un'ombra di incertezza e smarrimento passa nei suoi occhi limpidi.

La storia della SS Benjamin Contee si può leggere a questo link.
Io ci sono arrivato grazie alle indicazioni del prof. Flavio Giovanni Conti autore del libro "Iprigionieri di guerra Italiani: 1940 -1945" - Edizioni Il Mulino - 1986.