sabato 19 gennaio 2013

Imperfetti


Metto in evidenza alcuni spunti di un'intervista a Mariolina Ceriotti Migliarese autrice di due libri intitolati significativamente “La famiglia imperfetta” e “La coppia imperfetta” (edizioni Ares).

... "c’è stato una specie di capovolgimento dei termini del problema: stare insieme e starci bene non è più visto come la conseguenza e il frutto di un impegno che dura nel tempo, ma come un prerequisito senza il quale non si sta nella relazione". 
Il Matrimonio è un patto che si gioca intorno al corpo, direi che è un’amicizia sessuata. Se si svilisce il valore del corpo e del suo valore unico, se non si pensa che esso non è una merce di scambio ma il senso stesso della persona, della sua individualità, allora cade tutto. 
Se sto con l’altro solo perché mi fa stare bene allora  il matrimonio perde di significato.
I ragazzi hanno, oggi come ieri, un infinito desiderio di amore. Il “per sempre” è un desiderio naturale dei giovani: la differenza è che oggi sentono una grande sfiducia verso le situazioni definitive a causa di quello che vedono intorno a sé, cioè le molte situazioni di coppia che non reggono. Quello che è difficile far capire loro è che l’amore non è solo emozione. 
Solo se vivi una relazione vissuta senza limite di tempo acquisisci una maggiore consapevolezza di te stesso e si può scoprire te stesso in modo diverso. Qui viene in gioco l’intimità: che non significa, come si intende oggi, la dimensione sessuale ma qualcosa di profondamente mio che io affido all'altro perché so che proteggerà l’intimità di me stesso, un qualcosa di prezioso che gli affido. Insomma, possiamo affidarci l’uno all'altro perché sappiamo che ne trarremo comuni vantaggi».
Il presente del matrimonio non è tutto così negativo, penso infatti che i tempi oggi siano favorevoli perché si può far ripartire il matrimonio per quello che è.  
In passato - è vero -  non ci si separava ma spesso il matrimonio era un contenitore formale. Esisteva una reale disparità tra l’uomo e la donna e nella relazione con i figli i ruoli familiari erano molto diversi tra madre e padre. Oggi invece viviamo in una transizione verso una reale parità tra uomo e donna e vediamo sempre più papà che esprimono cura e tenerezza verso i figli. Direi, per semplificare, che una volta esisteva il matrimonio come “cornice” di contenuti spesso latitanti. Oggi abbiamo al contrario i contenuti ma manca la cornice. Le due cose dovrebbero andare insieme. Non bisogna insomma rimpiangere il passato come un tempo migliore ma costruire con fiducia a partire dalle opportunità dell’oggi.

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