venerdì 16 settembre 2011

quella giovane donna

A questo link si parla di San Pol de Mar nel Maresme
http://it.paperblog.com/el-maresme-sant-pol-de-mar-l-eremo-541014/ e di una coppia di italiani che si cccupano dell'Eremo.

Cito: "Salutare l'Italia e, dopo aver vissuto a Barcellona, stabilirsi qui, occupandosi dell'Eremo di Sant Pol de Mar. Lo ha fatto una coppia di italiani. Noi abbiamo conosciuto la ragazza, ci ha aperto il portone dell'edificio con una chiave lunghissima ed arrugginita, che sembrava uscita da un cartone animato, e abbiamo scambiato quattro chiacchiere.
Pare anche che "Quella giovane donna non è una freak, ci è sembrata molto equilibrata e anche felice con grazia e stile non ostentato."
 
Credo di conoscerla.












Grazie Giulio per la segnalazione.

mercoledì 14 settembre 2011

Per essere felice, prima ancora che per guadagnare

Altro articolo di oggi con spunti che mi sembrano molto condivisibile. Un messaggio positivo per i giovani e meno giovani.
Questa volta è da Repubblica e seguendo il link si può leggere l'articolo completo (è ancora la recensione di un libro).
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/09/14/news/libro_jobs-21653795/?ref=HREC2-16


LA FORTUNA aiuta gli audaci, si dice. E la determinazione estrema è all'origine del grande successo ottenuto da Steve Jobs, il leggendario creatore di Apple che, oltre a un grande talento, ha usato perseveranza e passione per raggiungere i propri obiettivi. E ha osato sempre di più. Per essere felice, prima ancora che per guadagnare. L'intuizione vincente il padre di Mac la ebbe quasi quarant'anni fa, quando comprese che il computer avrebbe cambiato la vita di tutti e, da allora, l'ha inseguita, perfezionata, realizzata. E non si è mai fermato, fino a portare la sua azienda all'eccellenza e alla fama.

Il libro propone una serie di massime che, assicura, saranno l'asso nella manica per chiunque  voglia applicare lo stesso metodo "potente e rivoluzionario, nei campi più svariati,
Ciascuno, per costruire il proprio futuro, dovrebbe seguire le proprie passioni e aspirazioni, senza mai abbandonare l'impegno a perseguire la mèta, senza puntare ai soldi e al successo ma, soprattutto, con la gioia che prova chi sa di fare esattamente ciò che desidera.

....suggerimenti dedicati ai giovani, a chi deve scegliere la propria strada, a chi si dibatte tra la voglia di accantonare il proprio potenziale creativo per conquistare una sistemazione sicura (ma se ne trovano ancora?) e il percorso più rischioso che consiste nel seguire le proprie inclinazioni a ogni costo e senza cedere alle difficoltà pratiche.

Carmine Gallo
Pensare come Steve JobsSperling&Kupfer


Elogio del dubbio





Tratto da La stampa di oggi; per leggere l'articolo/recensione completa del libro dei sociologi Peter Berger e Anton Zijderveld (il Mulino)  seguire il link
 http://www3.lastampa.it/cultura/sezioni/articolo/lstp/420155/





Mio sottotitolo e commento generale: Il dubbio non è incompatibile con la fede. Le frasi in neretto rappresentano le mie sottolineature.


Scriveva Norberto Bobbio in politica e cultura che il compito degli intellettuali è quello di seminare dubbi, assai più che di raccogliere certezze.
A prima vista, il postmoderno dovrebbe sposarsi perfettamente. Morte le ideologie, defunti i grandi racconti, gli abitanti del disincantato Villaggio globale dovrebbero difatti vivere (più o meno serenamente) nello scetticismo, al riparo da tentazioni totalitarie e integraliste. E, invece, come mostrano la cronaca e la politica di questi anni, il dubbio giustamente tanto caro al filosofo torinese viene coltivato molto meno di quanto si dovrebbe. Tra i vari effetti collaterali della postmodernità troviamo così, per un verso, l’esplosione di fondamentalismi morali e religiosi e, per l’altro, un pianeta unificato dall’imperialismo di una comunicazione che, anziché stimolare il dialogo tra opinioni diverse, ha finito col rafforzare l’assertività e la circolazione di messaggi dagli scarsi o nulli contenuti, dotando i vari oscurantismi di armi più convincenti per fare proseliti. Un paradosso, ma neanche troppo....I due sociologi riscoprono il dubbio come viatico per i nostri tempi. Un dubbio di natura diversa da quello propagandato dalla versione totalizzante del relativismo.  Il pluralismo culturale generato dalla modernità ci rende più liberi, ma anche più soli; e l’individuo rischia così di rimanere frastornato e di provare una sensazione di vertigine di fronte alla molteplicità di opzioni che gli si offrono quando deve compiere una scelta, specialmente in quelle materie che, da un po’ di tempo a questa parte, ci siamo abituati a chiamare eticamente sensibili (dalla bioetica alla legittimità del ricorso alla violenza in certe situazioni).
Gli autori dell’Elogio del dubbio suggeriscono due strade. La «contaminazione cognitiva», ovvero la capacità che hanno le persone che dialogano sul serio di influenzarsi reciprocamente, smettendo di considerare l’opinione altrui come malvagia o irrazionale. E, soprattutto, la «politica della moderazione», che coltiva l’etica della responsabilità e si pone come terza via tra il relativismo e il fondamentalismo degli invasati. È così che si difendono le proprie convinzioni, evitando il pericolo di convertirsi in fanatici e sforzandosi di fare sempre esercizio - difficile, certo, ma irrinunciabile - del dubbio, virtuoso e, soprattutto, ironico.
... rappresenta un idealtipo umano agli antipodi di quello che popola le community internettiane e i social network, sempre più dilaganti, in cui ci si ritrova tra simili - «veri credenti» e si solletica il mito dell’identità di vedute a tutti i costi. Un modo di ragionare, a ben pensarci, strettamente imparentato con quello che sta alla base della televisione dei reality show, la cui straordinaria fortuna risiede proprio nel processo di identificazione tra lo spettatore e il protagonista tanto simili da apparire uguali.

lunedì 5 settembre 2011

Sull'Elba al tramonto





Al meeting annuale dei responsabili IT di Hamburg Sud si lavora sodo, ma il programma prevede ogni anno un evento collettivo sempre ben studiato. Questa volta navigazione sul fiume Elba al tramonto (l'unica giornata di sole in tutta la settimana) e corsa in motoscafo.