martedì 2 agosto 2016

Nonnitudine: c'è tempo, anzi no!

Diversamente dai suoi cugini "spagnoli", Simone non si è fatto aspettare. Identificata una data l'ha rispettata, rimanendo all'interno degli intervalli canonici previsti in questi casi; in più ha scelto un fine settimana, così io non ho dovuto scapicollarmi su nessun aereo o treno per raggiungerlo.

Per il momento uno spesso vetro ci ha separati nelle visite all'ospedale, inoltre lui dà segno di essere piuttosto impegnato in un adattamento e riposizionamento... ambientale. C'è tempo per gli incontri ravvicinati.
     


Ma in questo momento il sentimento è, ancora una volta, di stupore. 
Non solo per questa nuova, visibile presenza, ma anche perché con Teresa ci guardiamo e rimaniamo increduli. Un attimo durato poco più di quattro anni, e come in una capriola multipla di un acrobata che non sa neppure di essere tale, ti ritrovi in questa realtà della nonnitudine per la terza volta. Ti viene da dire: Come è possibile? Noi che, stavamo progettando - quando era? - su quanti figli avremmo voluto fare insieme... Come si cambia!

Però è emozionante rendersi conto di come la capacità di amare si allarga e si adatta. Scoprire come l'amore per ognuno dei figli e per ognuno dei nipoti si espanda senza togliere niente agli altri. Come una lente di ingrandimento colorata dove ognuno vibra e risuona su frequenze  e sfumature, diverse e simili allo stesso tempo.

Simone, arrivi come il buon cibo di una trattoria di campagna; di quelli da assaporare con calma, gustando i sapori dell'orto, le erbe aromatiche, i segreti della cottura. Senza la bulimia della quantità  e senza la fretta della fame. 

C'è tempo per gli incontri ravvicinati, anzi no! Sono già in corso perché come ogni sera, ogni volta con rinnovata certezza, chiederemo agli Angeli Custodi di Marianna, Benedetto, Antonio, e poi di Pau, Mattia e Simone, e ancora di Dario e Alice di illuminare, custodire, sostenere e guidare ognuno di loro per ogni giorno a venire.


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