Torno indietro e dopo vari tentativi mi ritrovo nello stesso punto.
No, non c'è storia, la via da percorrere e quella!
Metto la prima marcia e avvio, anche la carreggiata si stringe e compaiono per terra i binari di una funivia.
La salita è faticosa e arrampicarsi a piedi lungo il percorso della cremagliera costringe a sbuffare ad ogni passo; borse e maglioni sotto braccio intralciano e affaticano il respiro.

Lo sferragliare di freni annuncia che stiamo per incrociare il convoglio che sta procedendo in senso inverso.
Qui bisogna preoccuparsi di trovare un angolo dove ripararsi o appiattirsi al bordo di un muretto se non si vuole essere travolti.
Ecco la carrozza ci incrocia procedendo lentamente, i cavalli sono incuriositi dalla nostra presenza e intanto che tirano il carretto cercano di afferrare con il muso una giacca a vento o una borsa.
Bene, siamo tutti in salvo! Giusto a pochi metri un piccolo bar ristoro dove potersi rifocillare con qualcosa di caldo.
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