La domenica costaricence si apre con il cielo sereno, ma dura giusto qualche ora.
Mentre ci avviamo verso la montagna, il cielo si rannuvola e violenti scrosci creano fiumi d'acqua ai bordi delle strade.
Arriviamo a 2000 metri e sembra di essere in Svizzera: conifere, allevamenti di mucche e cavalli. Naturalmente caffè, interminabili piantagioni che vanno su e giù seguendo l'andamento delle colline.
Accanto al rancho dove mangiamo cucina tipica costaricense, è pieno di colibrì. Non li avevo mai visti: piccoli, col becco lungo che infilano nel fiore come a baciarlo e questo stranissimo modo di tenersi sospesi in aria sbattendo le ali.
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
lunedì 20 novembre 2006
Iscriviti a:
Commenti sul post
(
Atom
)
Nessun commento :
Posta un commento