...non siamo pentole ancora da riempire ma pentole piene a cui fare dei buchi per far uscire quello che c'è dentro...
In effetti c'è una bella differenza fra ricevere passivamente o studiare documenti, assimilare notizie, percependo se stessi come un contenitore da cui non far sfuggire niente, anzi, dove accumulare il più possibile il proprio sapere, dove cristallizzare i valori in cui si crede,
oppure
credere, avere la speranza di poter contribuire alla formazione del mondo che ti circonda, attraverso un'elaborazione personale e originale che tiene conto delle esperienze, degli errori, delle specifiche capacità.
Allora con un punteruolo e un martello buchiamo la superficie delle nostre pentole e vediamo cosa viene fuori.
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
martedì 12 agosto 2008
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