lunedì 14 agosto 2006

Rumore di pioggia

Il rumore della pioggia in campagna è diverso da quello in città!
La senti arrivare mentre è ancora lontana perchè riconosci l'odore di bagnato sospinto dal vento. Senti il primo ticchettio dal fremere delle foglie sugli alberi più lontani, come il sonaglio scosso da uno gnomo del bosco che preannuncia le novità della sera.
Non ha l'impatto secco e monotono dell'asfalto colpito sempre con la stessa angolazione.
E' un rumore che si cadenza al ritmo irregolare degli impatti con la terra e con l'erba; sulle foglie fitte e sui rami dei meli carichi di frutti piegati fin quasi a spezzarsi; sulle larghe foglie dei fichi che trattengono per un'attimo l'acqua e la rilasciano di colpo; sulla tettoia di plexiglass che sembra la grancassa dell'orchestra.
Li avverti tutti i cambiamenti nell'intensità della pioggia: un 'ondata e poi il suo rifluire; il successivo, intenso scroscio, quello violento che ti fa godere dell'essere lì, racchiuso da mura sicure e vetri accuratamente chiusi; e poi ancora un'altro passaggio, costante, insistente, lungo, quello che la terra assorbirà fino alle radici più profonde, quello che domani sotto un sole arzillo ridarà una tonica energia al prato affaticato da tanta secchezza.

La pioggia alla fine la vince su su di te,
quel rumore ti azzittisce dentro dai pensieri irrequieti, ti richiama all'ascolto della sua voce. Non sai cosa ti voglia dire, ma hai voglia di ascoltarla.

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