venerdì 15 novembre 2013

La vita è un film

Gramellini scriveva nel febbraio 2013, in un articolo dal titolo  "I grandi vecchi"  che

La vita è un film muto. Contano i gesti, non i fiati.

Ora a parte il riferimento specifico alla storia personale e alla popolarità dei due personaggi ai quali si riferiva (Papa emerito Benedetto XVI che si era dimesso e Giorgio Napolitano che aveva accettato suo malgrado il re-incarico a presidente), la frase è molto bella ed è, come si dice, "ad effetto". 
Ho apprezzato i concetti  e li condivido ma...

... questo slogan mi suggerisce oggi alcune osservazioni.

La scelta della parola "fiati" è cruciale nell'emozione che suscita la frase. 
Se il giornalista avesse scritto:
La vita è un film muto. Contano i gesti non le parole....il significato, non solo sarebbe stato meno efficace, ma anche meno comprensibile.

In realtà in un film sonoro non ci sono  i "fiati", ci sono attori che recitano usando delle parole.

"Fiati"  ha però il potere, nella nostra mente, di provocare un cortocircuito con un noto proverbio:
"Aprire la bocca e darle fiato". Cioè parlare per riempire un vuoto. Per mettersi in mostra. Per confondere. Per sentirsi o far credere di essere importanti. 

Se questo è il parlare, la conseguenza, il suggerimento, è quello di affidarsi al film muto: suggestivo!

Però la parola, di per sé, non può avere il segno negativo davanti anche se  è vero che dovrebbe essere usata attentamente. Lo sapeva bene Gesù: "Il vostro parlare sia si si no no  (Mt 5,33-34.37)", ma azzerarla e ammutolirla  ha proprio l'effetto voluto, quello di una vera provocazione.

Allora se non possiamo fare affidamento su quello che esce dalla bocca affidiamoci all'azione!

Ma anche qui in realtà... ci sono gesti e gestacci, gesta e gestualità, ostentazioni e pose. Anche un attentato è un gesto, lo è anche una guerra, è un'azione anche rubare, corrompere, uccidere.
Quindi, ahimè non possiamo rifugiarci solo sul valore dei gesti. La vita non è un film muto.


La vita è un film sonoro: contano la sceneggiatura, la recitazione, la trama, la durata, le inquadrature, la fotografia, la colonna musicale... e naturalmente il Produttore.



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