Una lunga, ripida, scalinata costruita con grossi blocchi di pietra bianca e grigia, permette di superare il dislivello che separa i due terrazzamenti della ripida collina.
In una mano ho una valigia con l'altra tengo fermo sulla spalla un ombrellone bianco.
In fondo al percorso, la casa che devo raggiungere.
Comincio a scendere i primi scalini; ad ogni passo diventano sempre più alti e difficoltosi da affrontare. Finchè il successivo è così alto che devo fermarmi, posare i bagagli e scenderlo appoggiando le mani e puntellandomi con i tacchi delle scarpe.
Ancora un passo, stavolta mi giro verso la parete, scendo all'indietro. Appoggio il piede su un blocco di pietra. Si muove sotto il mio peso, si spezza alla base, si stacca e cade verso il basso. Mi aggrappo allo scalino precedente, mentre tutta la struttura implode su se stessa. Rimango abbarbicato sugli speroni di roccia che spuntano dal muraglione. Non posso andare su, non posso andare giù.
(sogno 13/7/07)
Ancora un percorso interrotto. Questa volta l'ansia è maggiore e manca l'alternativa. Ora ci sono le ferie per recuperare...
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
sabato 14 luglio 2007
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