Ho letto il libro con l'intervista a papa Francesco: Il nome di Dio è Misericordia.
Il mio commento è presto fatto, nel titolo del post.
E' la mia personale sintesi:
La Misericordia è la Resilienza di Dio.
Vuol dire che Dio è pronto a piegarsi come una canna sotto i colpi di una tempesta, a trovare qualsiasi appiglio nella nostra buona volontà, pur di "misericordiarci". Pur di essere quel che è: Misericordia.
La lettura del libro scorre veloce, più o meno il tempo che ci vuole da Roma Termini a Grosseto, in treno; e se vogliamo, non c'è alcuna novità sensazionale, per chi segue con una certa regolarità i discorsi di Papa Francesco.
E' tutto nel solco che lui ha tracciato fin dal primo giorno.
Ma c'è poco da gongolarsi nella lettura.
Ho chiuso il libro con il senso della mia assoluta inadeguatezza e la reale necessità di una profonda inversione di rotta, avrei voluto scoraggiarmi, tanto inadeguato mi sono sentito, se non fosse che
e questo cambia la prospettiva della speranza.
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
sabato 16 gennaio 2016
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