mercoledì 30 aprile 2008

Silenzio

Chi parla è ancora Tiziano Terzani. Giunto alle ultime ore della sua vita svela in quale modo "La fine è il mio inizio".
Parole difficili da commentare perché si rischia di rovinare tutto.
Quando ho finito di leggere il libro, ho desiderato un giorno lontano, di poter morire così.


[...] Ascolta il silenzio!
Ma chi lo fa?
Drin-driin! Ppa-paa-paaa. E il mondo passa [....]
Quando la gente ha un problema, invece di fermarsi, invece di stare in silenzio ad ascoltare la voce del cuore, esce, va in mezzo alla folla, va al cinema, va a farsi una scopatina per rintronarsi, per dimenticare. invece di fermarsi. Fino a che un giorno arriva, un giorno arriva...

Sì, lo sgomento prima o poi arriva.

E non sei pronto, non hai gli strumenti, non sei preparato. Allora quando hai un problema, fermati, fermati, fermati. Ascoltalo e cerca di trovare la risposta dentro di te. Perché c'è. Dentro di te c'è qualcosa che ti tiene insieme, che ti aiuta, c'è una vocina. Ascoltala.
Questi la chiamano "Dio", quelli la chiamano qualcos'altro, ma c'è. E questa è anche la mia...non dico nemmeno la mia speranza, sono convinto che è così.

martedì 29 aprile 2008

di cosa è fatto dio

Qualcuno mi ha prospettato uno spaccato sulla creazione che ripeto come ho capito e come sono capace.





dio è fatto d'amore
cosa vuol dire?
che come un muro è fatto di mattoni e il mare è fatto d'acqua, così dio è fatto d'amore
perchè Dio non è solo: è tre che si scambiano un amore senza confine.
dio è una famiglia: il papà, il figlio e la spirito.

Quello che noi chiamiamo uomo (umanità) è in realtà l'insieme dell'uom-o e dell'uom-a: una coppia.
Tanto uguali quanto diversi,
amarsi fra uguali non c'è neanche gusto

l'uomo e la donna è come mettere insieme...
un cammello e un delfino (o un elefante, fate voi).
Dio ha creato perchè aveva un sogno: noi siamo il sogno di Dio.

lunedì 28 aprile 2008

Una idea, ma chiara

Tratto dal libro "La fine è il mio inizio" di Tiziano Terzani.

FOLCO: Quando lavoravo a Calcutta, madre Teresa mi ha dato quella che chiamava la sua "carta da visita" su cui c'era scritto: "Il frutto del silenzio è la preghiera". Incominci col silenzio. Il silenzio, secondo lei, porta alla preghiera, la preghiera alla fede, la fede all'amore, l'amore all'azione. Ma l'inizio dell'intero processo è il silenzio. Se uno si chiedeva "Come comincio la mia trasformazione?" Lei dava una risposta ben chiara: la cominci col silenzio.

Meglio non fare nessun pensiero e aspettare che ti venga un'idea chiara. Perchè una volta che hai una idea, ma chiara puoi muoverti.

mercoledì 16 aprile 2008

Quando ti dicono "bravo" non tirarti indietro

Quando arriva un riconoscimento, al termine di un duro lavoro, che nel caso specifico - soprattutto nel mese di dicembre - mi ha tenuto inchiodato in ufficio oltre dodici ore al giorno, la gratificazione è forte e ti ripaga degli sforzi.
Poichè tendo a dimenticare i successi e ricordare solo gli errori, pubblico a memoria futura e come riserva di risorse per eventuali momenti difficili.

Nel mio blog organimatica descrivo l'articolo in questione pubblicato dal notiziario della Hamburg Süd.

...e per Maggio un'altra sorpresa!

domenica 13 aprile 2008

Quinta TA dopo 35 anni

Istituto tecnico industriale Galileo Galilei 5 Telecomunicazioni - sezione A (e qualcuno della B).

Ebbene ammettiamolo apertamente. Abbiamo guardato le rughe uno dell'altro, i capelli bianchi o in alternativa la testa pelata. Siamo gente che nella migliore delle ipotesi è gia vicino alla pensione e qualcuno è già oltre l'ostacolo. E' vero 35 anni fa eravamo più fighi (clicca per verificare).


Ma --z-o (caspita) che piacere stare qualche ora insieme.
Le altre foto dell'incontro sono su flickr.com: cliccare qui.

Altri fiori a zonzo per il prato

A chi non è capitato di pungersi con quell'erba antipatica, urticante e infestante che si chiama ortica, ma in questa stagione: che meraviglia di fiore!



L' Iris invece bisogna coglierlo al volo, in poche ore sfiorisce, ma è bello come un'orchidea.


Impossibile almeno una volta non cedere alla tentazione di sostituirsi al vento per far volare via i semi del dente del leone (soffione).

Fiori di melo e ciliegio

Per qualche ora il sole si concede, il prato ne approfitta per sfoggiare l'abito delle feste migliore.
Mi aggiro tra le piante come se potessi essere fossi uno di quegli numerosi insetti che si tuffano nei fiori. Devo accontenrarmi di pubblicare solo qualche click.







lunedì 7 aprile 2008

Scarpe al sensore

Qualche giorno fa mi sono deciso a comprare un nuovo paio di scarpe da corsa. Quelle che stavo utilizzando erano ormai consumate e bucate.
Una lunga scelta in un magazzino, più che altro mirata a individuare un numero che calzasse bene e a trovare un compromesso tra prezzo e qualità.
Infine decido e mi presento alla cassa. Con aria entusiata il commesso mi informa: " Complimenti per aver scelto questo modello di scarpa che permette, attraverso un sensore inserito nella soletta, di comunicare con il suo i-pod nano!"
"Cosa?" Lo interrompo io un po' aggressivo.
"" continua lui, ormai un po' sulla difensiva: "calcola distanza, percorso, calorie..." E intanto sembrava pensare: "Ma questo da dove scende? Proprio a me doveva capitare".

Allora chiariamo: io dalle scarpe mi aspetto che facciano solo le scarpe. Sono veramente saturo di questa trasversalità del mercato. Già avevo superato i limiti con i cellulari, che quando li compri l'idea che servono anche per comunicare con qualcuno sembra assolutamente secondaria, poi sono arrivati i navigatori satellitari, le macchine fotografiche digitali, i lettori mutimediali: una babele tecnologica dove il senso è consumare beni superflui.

Per favore datemi una scarpa che fa la scarpa, al prezzo giusto. Non offritemi un viaggio a Londra a 29 Euro tutto escluso, piuttosto mi mettete il pane e la frutta 10 Cent in meno?

sabato 5 aprile 2008

Il tailleur grigio

E' passato almeno un mese da quando ho letto questo libro di Andrea Camilleri, ma non sono riuscito a parlarne prima perché mi ha lasciato sconcertato.

Nella rete ho trovato più critiche che lodi, forse perché non è una storia che non rientra esattamente nei filoni che ti aspetti dal "Sommo": Montalbano e i racconti storici siciliani.

Ma nel mio caso non si tratta di questo, anzi trovo che lo scrittore continui a migliorare costantemente la sua efficacia nel raccontare.
E' che mentre i commenti si concentrano sulla donna tanto fatale quanto insaziabile di sesso; tanto seducente quanto misteriosa nel suo abito grigio che indossa in "momenti particolari", io sono rimasto spiazzato dal personaggio maschile.
Un uomo di grandi capacità manageriali, un direttore di banca che è riuscito a non sporcarsi con la mafia e che un bel giorno deve rassegnarsi e adattarsi alla nuova vita di pensionato.
Un approccio difficile per chi è abituato ad avere un'agenda piena di impegni.
Purtroppo per lui, non avrà tempo di organizzarsi la nuova vita. Non solo scoprirà che la moglie lo ha tradito ripetutamente, ma dovrà constatare che l'infedeltà continua anche nella sua casa, dove oramai vive come un ospite, segregato in una stanza, lontano dalla vista e dai "rumori" notturni della donna e del suo amante.

Per tutto il libro ho continuato ad aspettare un riscatto, una svolta, un cambiamento di rotta, una ribellione. Invece il protagonista maschile rimane stregato, vede e accetta passivamente la situazione. Gode dei pochi, meravigliosi, momenti di piacere che la moglie non gli nega, ma si lascia scorrere, come rassegnato a un destino.
E infatti il destino lo aspetta, con l'inaspettato ultimo colpo di coda...(non voglio svelare il finale).

Ebbene, ci sono rimasto male, un uomo con grandi capacità che esce dalla vita sconfitto, perdente.
Per questo non ho scritto niente, ho dovuto digerire il finale. Il cambiamento che non c'è stato.

Il libro on-line
Il sito dei fan

giovedì 3 aprile 2008

Cambiare ha un prezzo

Riassumo alcuni passaggi di un articolo sul cambiamento, dalla rivista FOCUS N.186 Marzo 2008; "Io non cambio idea".
[virgolettate le citazioni dell'articolo]

"Cambiare opinione ha un prezzo che può essere anche molto alto. Costa energia, attenzione, tempo" finché non si raggiunge un nuovo equilibrio.
Cambiare ha un "costo immediato certo, in cambio di un costo differito" incerto.
Le resistenza nascono a volte dall'impressione che cambiare è "rinunciare a un po' della nostra identità". Mentre il non-cambiamento rassicura, come se fosse una "conferma a noi stessi". Inoltre poiché "la coerenza è considerata positiva nella nostra società" di fatto aumenta la barriera al cambiamento.

Non essere consapevoli e in qualche modo non voler gestire il cambiamento, significa sottostare a due modalità entrambe molto traumatiche:
  • "essere bombardati per lungo tempo dalle stesse informazioni" finché quasi inconsapevolmente si scopre di essere cambiati.
  • "un'esperienza choc, un'idea nuova e travolgente" si affaccia nella vita spazzando quello che c'era prima.
C'è ancora una modalità, quella di chi attua un costante e inconsapevole cambiamento per adattarsi all'ambiente circostante, una sorta di mimetismo culturale che si adegua al pensiero corrente.
L'opposto dell'estremista che è invece un dogmatico, duro, incapace di pensare a un cambiamento graduale.

Le conclusioni? Meglio un cambiamento graduale, valutando le "opportunità che possono rivelarsi vantaggiose".