By Leo Buscaglia
Secondo me occorre però una precisazione: il "dovete continuare a crescere..." non può essere un imperativo interno, altrimenti diventa perfezionismo e onnipontenza, che si trasforma in frustazione e ansia per poi lasciare depressione e sfiducia.
In altri parti del suo messaggio Buscaglia esalta il valore della CONSAPEVOLEZZA verso se stessi.
E' attraverso questo canale che ogni giorno si può introdurre qualcosa di nuovo nella propria vita.
Sapete a cosa penso?

Cambiare i biscotti con cui si fa colazione, una piccola deviazione nel percorso abituale per andare al lavoro, salire a piedi al terzo piano invece che aspettare l'ascensore, uscire a portare la spazzatura invece di delegare un figlio...
3 commenti :
Penso che il cambiamento sia fondamentale, ma penso anche che sia un processo di cui ci rendiamo conto solo quando qualcosa in noi è già avvenuto. Lentamente, nel corso del tempo, ne prendiamo coscienza per diventarne segretamente complici.
Sono completamente d'accordo.
Chi è immobile non si accorge di esserlo, finchè qualcosa o qualcuno non mette in crisi quella stabilità (mortale).
Chi invece si muove prende sempre più coscienza del proprio movimento.
L'idea di "diventare segretamente complice" del proprio cambiamento la trovo affascinante. Sull'argomento ci voglio ritornare.
l'immobilità non è mortale,anzi lo scopo del continuo movimento è quello di comprendere la vera natura dell'immobilità
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