venerdì 23 settembre 2005

Un piano che salta

Ecco una prospettiva di cambiamento non prevista!
Un collega sul quale hai puntato, che hai cercato di motivare in vista dei progetti futuri, rifiuta l'aumento (!) perchè non gli sembra adeguato, decide di mettersi in contrasto con l'azienda, si capisce che vuole trovare il modo per farsi dimettere ricavandone il massimo risultato.

I tuoi piani saltano; occore tamponare la situazione, impedire che si crei un buco che impedisca al sistema di funzionare o di paralizzarsi, trovare una nuova strategia, cercare un possibile sostituto. La paura di fare una brutta figura e di essere ritenuto responsabile della piega che prendono gli avvenimenti, si affaccia...

Appunto, non tutti i cambiamenti sono voluti o amati.
L'importante è che scatti il meccanismo di adattamento, il vecchio status non c'è più e rimpiangerlo porta solo frustrazione, il nuovo non c'è ancora e ancora bisogna elaborarlo; si sta nel mezzo del guado, bisogna lasciare spazio alla creatività interna...

Nella tecnologia informatica ci sono delle tecniche di ridondanza per salvaguardare la continuità di funzionamento dei sistemi e per la salvaguardia delle informazioni contenute.
Per quanto riguarda gli hard disk, per esempio, si utilizza il RAID.
Ogni disco contiene, per così dire, un pezzetto di informazione già memorizzato negli altri; si fa in modo che se uno o più dispositivi si rompino, gli altri siano in grado di ricostruire, tutti insieme, il contenuto originale.
Se questo fosse possibile per gli uomini, sarebbe MATRIX.
Non è così non siamo intercambiabili, allora bisogna saper navigare anche nei mari dell'incertezza, del temporaneo, del divenire, nel non ancora pronto.
Ce la posso fare.

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