Mi riferisco alla citazione di Benedetto XVI sul mondo mussulmano.
In questo caso però mi sembra che non sia stata applicata una tecnica di marketing o una acrobazia verbale diplomatica, semplicemente:
La verità sembra venire a galla.
Infatti, le parole del Papa, per quanto a posteriori possano essere definite inopportune e imprudenti, non avevano l'intenzione di offendere, di criticare o deridere. Gli attacchi successivi alla sua persona erano ingiustificati.
Complimenti! Nessun cedimento alle provocazioni, nessuna ripicca, nessun rilancio di responsabilità nell'altro campo, mi sembra un comportamento fortemente evangelico.
Penso inoltre che i maggiori "Media" occidentali non ci escano bene da questa vicenda. La logica del business (non so chiamarla diversamente) li travolge e non se ne rendono neppure conto. La foglia di fico con la quale si coprono, cioè il "diritto all'informazione", si restringe e svela l'incapacità a dare un'informazione significativa. Potenzialmente sono un veicolo di propagazione della discordia e della divisione.
Ma tornando all'incontro con i rappresentanti del mondo islamico, parole come queste:

possono essere una grande speranza, se raccolte adeguatamente.
Suonano potenti provenendo da un ex-cardinale noto per la sua passata intransigenza verso le idee ritenute poco meno che ortodosse.
Oggi ho la convinzione che, almeno su questo argomento,
il Papa è più avanti dei cristiani.
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