L'idea classica della "pace eterna" sta velocemente sbiadendo. Viene spontaneo associare alla parola eterno immagini di noia, di monotonia, di stagnazione, di assenza di affetti...
Per Herman Hesse il Paradiso è invece la possibilità di trasformarsi continuamente.
Lo descrive nella Favola d'Amore. Protagonista Pictor, appena giunto in Paradiso.
Lo si può vedere tutti i giorni ( ..) in tutti gli esseri: quando non possiedono il dono della trasformazione, col tempo sprofondano nella tristezza e nell'abbattimento, e perdono ogni bellezza.
Allora, quando ogni trasformazione gli era aperta, la vita in lui era stata ardente come non mai!
Era trasformato. E poichè questa volta aveva raggiunto la vera, l'eterna trasformazione, perchè da una metà era diventato un tutto, da quell'istante potè continuare a trasformarsi, tanto quanto voleva.
In ogni forma però era intero, era una "coppia", aveva in sè luna e sole, uomoe donna, scorreva come un fiume gemello per le terre, stava come una stella doppia in cielo.
Trasformarsi è cambiare. Il cambiamento richiede almeno due poli perchè ha un'origine e una destinazione.
In questi giorni ho affrontato l'incognita un cambiamento (nell'ambiente di lavoro) , l'ho temuto, l'ho immaginato come un mostro indefinito e tentacolare. Ma ora che comincio a vedere il punto di destinazione, ora che l'altro polo è uscito dalla nebbia delle paure per diventare un percorso reale, si rafforza l'idea di una nuova opportunità di crescita personale.
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