Il Card. Martini ha incontrato un gruppo di malati che come lui devono convivere con il morbo di Parkinson.
Gli hanno chiesto: "Come si vive la malattia da credenti?"
E lui ha risposto: "Nello stesso modo in cui la vive chi non crede, non c'è differenza. L'importante è affrontare la vita con ottimismo. Si tratta di trovare il lato positivo anche nella malattia.
Avrebbe potuto dire tante cose interessanti, ma questa è veramente speciale, non perchè richiama un atteggiamento positivo nei confronti della vita, ma perchè una volta di più mette in risalto che di fronte al valore della vita, essere credente e non credente non deve essere fonte di divisione, siamo nella stessa barca.
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
domenica 25 maggio 2008
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