- La scala che sale è stretta, va affrontata da soli (ci sono cose che non si possono fare insieme).
- Non ci sono appoggi, bisogna stare in equilibrio con le proprie gambe.
- E' ripida, quindi bisogna impegnarsi, valutare le proprie forze.
- E' dritta, porta alla meta, l'obiettivo non è contorto.
- L'arrivo è ai piedi di una croce: qui non significa sofferenza o dolore ma piuttosto il punto in cui terra e cielo si uniscono (la sofferenza e il dolore ce l'ha già messa a nome di tutti l'inquilino).
- Nel punto della croce visibile e invisibile, umano e divino trovano un punto di contatto.
- E' una croce di pietra, resiste al tempo, i risultati sono stabili.
- E' inquadrata dal basso all'alto: piedi a terra occhi al cielo.
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
martedì 15 giugno 2010
Viaggiare leggeri, breve spiegazione
Pubblicato da
Vincenzo Trichini
alle
18:27
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