domenica 12 febbraio 2023

Francigena da Genova - 8 Maggio 2022 da Sarzana a Massa

T06 (VF25) Sarzana, Massa. Siamo partiti alle 7:45 con le strade del centro storico ancora vuote. Oggi ci ha accompagnato il “pellegrinetto” giallo, simbolo della VF. Ci si sente a casa incontrando i primi pellegrini, pochi veramente, ma scatta subito un senso di solidarietà. Alla prima salita veniamo superati, a doppia velocità, da due signore, ma ci siamo abituati a Santiago era spesso così. Poi scopriremo che sono norvegesi, abituate alle montagne! Ma dopo la inevitabile discesa il placido canale lunense ci accompagna per buona parte della mattinata. Certo sarebbe bello salire a Castelnuovo Magra o a Luni paese, ma sono a mezza costa e noi dopo lo strappo iniziale rimaniamo, ben contenti, in piano. In compenso si passa davanti alle rovine dell’antico porto di Luni e dell'anfiteatro. Incredibile pensare che qui ci fosse il mare fino al medioevo. Lo spettacolo delle Alpi Apuane è notevole. D'Annunzio deve saperne qualcosa se scrive: "Troppo è grave al mio cor la dipartenza. Come dal corpo, l'anima si esilia dal marmo che biancheggia tra l'Avenza e la Versilia". Noi siamo puntati proprio verso Avenza dove faremo tappa per il pranzo. Prima regola che abbiamo violato: "quando vuoi fermarti e trovi un bar aperto, fermati!". Infatti, capita che un altro non ci sarà! Capita pure che la locanda "il ristoro del pellegrino" ti mandi via perché ha troppi clienti, dei quali nessuno è pellegrino. Però una soluzione c'è sempre. Sono gli angeli camuffati; questa volta ha l’aspetto di una signora che si ferma e ci accompagna ad un piccolo negozio di alimentari ancora aperto (è domenica); naturalmen- 6 te a cena ci sarà una giustizia a base di salumi, formaggi e altre bontà locali! C'è un caldo umido a cui non siamo abituati e sono le due del pomeriggio, così decidiamo per una "variante bassa" verso Massa. Per finire, ci impegniamo in una gara di velocità con uno spesso fronte piovoso che scende dalle Alpi. Vinciamo noi, perché quando si scatena sopra le nostre teste, improvviso e violento, ci siamo appena riparati sotto un terrazzo a ridosso di un provvidenziale portone. Santa Messa e timbro in una stupenda cattedrale, grandissima, fredda e, ahimè, con pochissimi fedeli

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