Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
domenica 12 febbraio 2023
Francigena da Genova - 10 maggio 2022 - da Camaiore a Lucca
T08- Camaiore, Lucca. Lo dico subito: sole pieno! Che poi
anche da quello bisogna guardarsi... Tre salite secche e tre
discese altrettanto precipitose. Bisogna scavallare le colline,
per scendere sul fiume Serchio oltre il quale si trova Lucca.
Si incontrano pochi paesini, un po' anonimi, senza panchine,
senza negozi, senza vedere qualcuno (a parte Marcos che
viene a piedi da Losanna). Naturalmente lo sapevamo, per
questo nello zaino ci sono anche due panini a testa e un chinotto, per un pranzo consumato al bordo di una strada.
In salita non si parla, i miei pensieri corrono al Volto Santo di
Lucca che spero di vedere. Al di là delle leggende, per niente credibili, legate a questo manufatto e alla sua provenienza, la domanda è: "so riconoscere Il volto di Gesù, oggi? "
Temo di no, un po' come i due discepoli di Emmaus che
camminano, incontrano e addirittura parlano con Gesù ma
non lo riconoscono! È Lui che deve mostrarsi!".
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Al centro del ponte che attraversa il fiume Serchio, ci attende, inaspettato, San Pietro (va bene, era una sua statua!).
Mi ha detto: "ehi, vi aspetto nella mia piazza, ci conto!". Dopo la doccia si gira per Lucca. Niente Volto Santo: il duomo,
purtroppo, è già chiuso. Sarà un segno? Ma il labirinto sulla
colonna è proprio lì; è uno dei simboli del cammino. Il labirinto è quello della mente quando, dentro di noi, si arrotolano su se stessi pensieri negativi, inutili scrupoli, quando si
smarrisce la strada. È un invito a camminare verso il centro,
cioè verso quello che conta. Io mi ci ritrovo: sono un campione di complicazioni interiori... Poi 3 km extra per i vicoli di
Lucca, i piedi capiranno, spero, di fronte a tanta bellezza!
Pubblicato da
Vincenzo Trichini
alle
15:43
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