domenica 12 febbraio 2023

Francigena da Genova - 14 maggio maggio 2022 da Gambassi a San Giminiano

T12 (VF31) Gambassi Terme, San Gimignano – Si può partire con calma, oggi è la tappa più breve di questo cammino, ma non per questo la più semplice. Come ieri su e giù per queste splendide colline. Nella testa ho ancora la compagnia di ieri, i saluti come vecchi amici: "ci vediamo!", "See tomorrow", "a presto!". In realtà con chi ci vedremo ancora e quando? Ognuno ha il suo orario, il suo ritmo. Qualcuno lascia il cammino oggi, qualcuno a Siena, un altro andrà oltre Roma, come i pellegrini che andavano a imbarcarsi per la Terra Santa a Brindisi. Oggi intanto nuovi incontri, dalla Francia e dal Colorado. Un'amica che mi segue su WA mi ha scritto che davanti a queste bellezze la sua mamma diceva: "Seignū te lodu e te ringrassiu". Bello, lo dico anch'io! La sosta al santuario della Divina Provvidenza a Pancole ci permette di dissetarci e rinfrancarci. All’interno una bella icona e suore che pregano. Leggendo la storia dell'apparizione e la preghiera, sono rimasto colpito l'abbinamento: la Madonna ha dato la parola a una ragazza muta e le ha fatto trovare in casa, farina, vino e olio. Non so cosa c'è di vero, ma sono segni che mi lasciano pensieri positivi. L'idea della provvidenza che si concretizza quando trovi la parola, quando cominci a usare le parole, non per fare chiacchiericcio, come direbbe papa Francesco, ma per costruire rapporti, mi piace. Scrivo da un bar di una San Gimignano affollata di turisti che cazzeggiano; passa vicino al mio tavolo un romano che dice all'amico: "oh! ma c'amo ‘na meta o annamo n'do capita?" Troppo bello! "C'amo ‘na meta?" San Gimignano extra-time. Nel pomeriggio incontriamo Angelo. Alloggia nella confraternita di San Jacopo dove si dà ospitalità a donativo. Andiamo a vedere e finisce che partecipiamo alla cerimonia della lavanda dei piedi, ceniamo e 12 laviamo i piatti insieme agli altri. Con mio stupore sono l'unico in grado di tradurre in inglese per gli stranieri la formula che accompagna il commovente rito della lavanda. Da non credere! Aggiungo, per non dimenticarmi, un aneddoto di ieri: ero sdraiato sulla panca di un'area di ristoro. La zona era circondata da acacie in fiore; il cielo era azzurro elettrico, ma sembrava di essere nel bel mezzo di una fitta nevicata. I fiocchi dei semi volavano in tutte le direzioni guidati dalla forza, dalla direzione del vento e dall'attrazione terrestre. Poi ho individuato due particelle che sembravano andare in coppia. Cambiavano direzione, si alzavano, giravano e scendevano, ma sempre alla stessa distanza una dall'altra. Come due mini-astronavi in un film di fantascienza, scivolavano nello spazio-tempo o forse come due fatine di una fiaba per bambini facevano una gara nel cielo. I miei nipotini, tutti maschi, preferirebbero pensare a due supereroi in volo di missione per salvare la Terra...

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