lunedì 31 maggio 2010

Crociera nel Mar Baltico - ottavo giorno

Si sbarca definitivamente a Kiel, ma oggi c'è ancora il tempo per visitare Amburgo.
Acquistare l'escursione organizzata sarebbe un affronto visto che ad Amburgo ci vado più volte l'anno per lavoro e almeno le strade principali le conosco. Allora facciamo il check-in all'aeroporto fin dal mattino, lasciamo i bagagli a mano in deposito e via in città con un taxi.
Prima tappa, obbligatoria, è la piazza del municipio - Rathhouse. Per arrivarci si passa dal lago Alster con le sue barche a vela, le canoe e i traghetti pieni di turisti.


Poi, dopo aver ammirato le vetrine delle pasticcerie sotto l'Arcade, saliamo ai 75 mt. del campanile di S.Nicolas, proprio accanto alla sede dell'Hamburg Süd. Sono contento che Mariateresa possa vedere dove sono localizzato quando vengo in questa città perchè così mi sembra così di renderla più familiare.

Nella foto c'è la Deichstrasse, una delle più antiche vie commerciali della città.



Nel pomeriggio una lunga passeggiata lungo il porto turistico che si sviluppa sulle sponde del fiume Elba nella zona Speicherstadt, fino ad arrivare alla famosa strada Reeperbahn nel quartiere di S. Pauli.

Decidiamo un'incursione all'interno di uno dei tanti negozi dove le statuette e gli oggetti esposti non sono propriamente oggetti sacri...

I piedi bruciano, ma si resiste ancora per andare a vedere, finalmente, la chiesa di S. Michele con suo splendido campanile scuro e il suo interno che la fa assomigliare più ad un auditorium che a un luogo di culto.

Purtroppo il tempo comunque passa. E' ora di chiudere, di rientrare in aereoporto, di volare verso casa.
In realtà per me giusto il tempo di disfare le valigie e ripartire per un training di tre giorni ad ...Amburgo.

domenica 30 maggio 2010

Crociera nel Mar Baltico - settimo giorno

Il settimo giorno, Dio si riposò, ma avendolo noi fatto al sesto, siamo sbarcati a Copenaghen anzi Cobenhavn.
Toh, la prima giornata grigia; arrivo al porto in mezzo alla nebbia...ma solo per qualche ora; nel pomeriggio il sole è così forte da bruciarsi.
Il giro dei canali della città è una sorpresa continua con vista sui principali palazzi pubblici, pittoreschi quartieri con facciate colorate ed esclusive zone di villette.





Pomeriggio, passeggiata a piedi perchè l'attracco della nave è proprio a ridosso della città.

Lo sapevamo, la Sirenetta non c'è; è in trasferta a Shangai. Al suo posto un patetico telone bianco con la sua immagine (mettere una copia no?). Ci dicono che i danesi sono infuriati.







Dopo oltre tre ore di passeggio ho male alle anche ma c'è ancora tempo per sdraiarsi in un prato.
Copenaghen ha più biciclette che macchine e il 40% delle persone si reca al lavoro con questo mezzo; si vede, basta guardarsi in giro. E' una città molto vivibile, ma definirla, come dicono loro, la città più felice al mondo mi sembra eccessivo. Forse c'è un po' di confusione sul termine felicità, benessere, qualità dei servizi offerti.



Si riparte fra un campo eolico marino e in lontananza il ponte che collega Danimarca e Svezia; poi di nuovo la nebbia cala veloce mentre la nave avvisa le altre imbarcazioni della sua presenza con lunghi e potenti suoni di sirena. Domani si sbarca a Kiel, la vacanza volge al termine. Ultima serata a cena, ancora tante risate, pettegolezzi, foto ricordo.

sabato 29 maggio 2010

Crociera nel Mar Baltico - sesto giorno

Si ritorna di nuovo verso ovest e finalmente si dorme, sia perchè l'orologio va portato indietro di due ore in due giorni sia perchè oggi è un giorno di navigazione.
Per la seconda volta avvistiamo "qualcosa" che nuota appena sotto la superficie del'acqua: prima tre scie, poi due. Nessuno ci sa dire quale pesce o mammifero possa essere...
La giornata scorre lentamente prendendo il sole a poppa e sorseggiando thè con gli amici.
Nuova serata di gala: noiosa e scontata .
Dopo tanta incertezza Guido ed io decidiamo di partecipare al "Talent Show" notturno. Abbiamo preparato - si fa per dire, perchè come si può preparare una canzone in 5 minuti? - "Il cielo d'Irlanda.
Non è andata molto bene, la regolazione dei microfoni era disastrosa, le parole e il flauto si sentivano poco e a strappo (pessima regia). Ho suonato alla cieca senza ritorno di suono. Va beh! L'abbiamo fatto e abbiamo la medaglia ricordo.

venerdì 28 maggio 2010

Crociera nel Mar Baltico - quinto giorno

Post modificato dopo la prima pubblicazione

Questo è il punto più ad Est e più a Nord che visitiamo: San Pietroburgo.
E' un sogno essere in Russia, ma che lunghe le code per il visto di immigrazione!
Le aspettative su questa città sono tante e come spesso succede in questi casi, arriva qualche delusione.
Le strade principali sono perennemente ingorgate di macchine, così che il giro in autobus diventa pesante anche se Anna, la nostra guida locale, ci racconta l'interessante storia della città partendo dal suo ideatore Pietro il Grande.
Le chiese ortodosse sono sfolgoranti di colori, ma non c'è tempo; ogni cosa si vede da lontano e in fretta. Peccato. Dice Anna che così ci viene la voglia di tornare.
Il pomeriggio però ci ripaga della parziale delusione. Due ore all'Hermitage sono indimenticabili. Privilegiamo le opere degli italiani, degli impressionisti e degli spagnoli; è abbastanza per commuoversi davanti ai quadri di Leonardo e di Monet e Van Gogh.


Quando si riparte il sole (a proposito ci sto facendo l'abitudine: un'altra giornata estiva!) si rifiuta di tramontare.
La foto che pubblico è stata scattata a mezzanotte. Se non ci fosse il leggero increspamento della superficie dell'acqua, dovuto al movimento della nave, si potrebbe invertire il cielo col mare e viceversa.
Grande sensazione di libertà.

Poi alle quattro e mezza dopo appena quattro ore di buio, di nuovo l'alba.



Ma a questo punto bisogna che racconto brevemente la storia di Cristiano Amò.
Chi è?
E' il soprannome che abbiamo dato a un giovane turista spesso in gita con noi durante la crociera.
Il nome "Cristiano" se l'è guadagnato a Stoccolma quando, dopo che la guida ha spiegato che in Svezia ci sono molti Protestanti di varie denominazioni e chiese locali, lui ha chiesto: "Ma Cristiani non ce ne sono?".
"Amò" sarebbe il cognome perchè era l'abbreviativo che usava la fidanzata per chiamarlo (si suppone che derivi da una contrazione della parola Amore).
Impossibile enumerare le sue gaffe, per esempio, secondo lui, Scipione l'Africano era un famoso Imperatore Romano; ma questa è solo la parte divertente.
Irritante era aspettarlo quando il pullman doveva partire e regolarmente, mancava all'appello o si faceva desiderare perchè il gelato non poteva essere consumato a bordo.
Poi c'è ancora l'episodio di Tallin: la nostra guida ci stava riaccompagnando al pullman attraverso un grande giardino con laghi, aiuole, alberi, bambini che giravano in bici e giovani donne, rigorosamente bionde, che rubavano il sole stese nei prati. Ci spiegava che di lì a poche settimane, tutte le aiuole seminate sarebbero fiorite.
Come non detto: il nostro Cristiano Amò e la sua bella, hanno pensato bene di trovare una scorciatoia lasciando le loro impronte ben marcate in mezzo alla terra seminata...
Il culmine è stato all'Hermitage. Rimproverato dalla guida una prima volta perchè scattava foto col flash, una seconda perchè grattava il mosaico in un tavolino e infine perchè tastava la consistenza di un pavimento antichissimo protetto da una balaustra. A quel punto mi è partito un sbotto dalla pancia e gli ho detto: "Ma non sei capace a tenere le mani in tasca? Ci stai facendo fare una pessima figura".
Cristiano Amò, si è offeso e qualche minuto dopo, mi ha avvicinato, in un punto in cui c'era poca gente e, spingendomi mi ha minacciato di non riprovarci MAI più a rimproverarlo.
Questa è la storia e non aggiungo commenti.

giovedì 27 maggio 2010

Crociera nel Mar Baltico - quarto giorno

E' la volta di Tallin, capitale dell'Estonia.


Un paese praticamente sconosciuto fino ad ora. Ascoltare la Guida, Irina, è stato molto bello. L'orgoglio della libertà dal potere Sovietico, una diffusa povertà, le difficoltà di integrazione con la Comunità Europea.


Tallin è un piccolo gioiello confezionato per il turismo. Dalla città alta lo spettacolo dei tetti è incantevole, le chiese Ortodosse sono affascinanti. La città bassa ricorda le ricchezze mercantili di un lontano passato. Troppo, troppo poco il tempo.


Si chiude con un grazioso mercatino nel pontile vicino all'attracco della nave. Maglioni e souvenir nella saccoccia.

Il tempo è sedmpre più bello: cielo azzurro, mare piatto,, temperature miti.
Quando la nave parte mi faccio 30 minuti di corsa nel ponte scoperto. Il vento è molto forte e correre controvento è quasi impossibile.

mercoledì 26 maggio 2010

Crociera nel Mar Baltico - terzo giorno

Alle 7 del mattino mi sono affacciato dal balconcino e ho visto quello che mi aspettavo di vedere.
L'avvicinamento a Stoccolma costeggia a zig-zag una miriade di isolotti, per così dire, arredati con casetta, piccolo pontile per l'attracco della barca e alberi di conifere.
Indiscrevibile l'effetto dello spettacolo che offre agli occhi.

La sera poi, quando la nave è ripartita e il sole illuminava l'acqua calma del mare, il verde e i colori delle costruzioni con il risultato di moltiplicare lo stupore e la voglia contattare una agenzia immobiliare...

Stoccolma è bella : ponti, acqua, grandi palazzi e vicoli stretti; dimensioni vivibili (la regola è: un terzo di acqua, un terzo di verde, un terzo di costruzioni).







Quello che dicono è vero, ad ogni finestra c'è almeno un lume o una candela.
Qui la voglia di luce in inverno deve essere spessa, ma ora è Maggio!
Tutto è come si era fissato nei miei ricordi dopo la precedente visita del 1992, quando ero sbarcato proveniente da Helsinky via traghetto.





Bellissima la storia del galeone Vasa, affondato nel mare prospicente la città subito dopo il varo e recuperato dal fondo del mare nel 1961.

martedì 25 maggio 2010

Crociera nel Mar Baltico - secondo giorno

Giornata di navigazione verso Stoccolma. Mare piatto. Dalla TV notizie di Italia sotto la pioggia. Qui no, dovevamo venire nel mar Baltico per il primo caldo dell'anno.
Ponte 7 non è molto frequentato ed è riparato dalle raffiche di vento, lo scelgo come pista per una mezz'ora di corsa.
Serata di Gala con presentazione del comandante e dell'equipaggio. Sembra che tutto il paese Piano di Sorrento sia imbarcato qui...chissa perchè.
Come poteva finire lo spettacolo del gruppo di animazione? Naturalmente con il Can Can.
La nave è grande; per trovarsi bisogna darsi degli appuntamenti altrimenti si rischia di non incontrarsi.
Prezzi dei negozi e dei servizi di bordo sfacciatamente cari. Acquistare un accesso a Internet per qualche ora potrebbe svuotare il conto in banca. Stare lontani. D'altronde perchè mai? Il sole e la conversazione con gli amici è senza costo aggiuntivo.
La presenza assillante dei fotografi è paragonabile a quella dei vu cumprà ad un semaforo.
Dopo il primo giorno completo si capisce che a fine crociera ci saranno almeno quattro chili di troppo da smaltire.

Però nell'insieme la giornata è stata piacevole, il tempo è volato via senza rendersene conto.

lunedì 24 maggio 2010

Crociera nel Mar Baltico - primo giorno

Compatibilmente con gli impegni di lavoro dei prossimi giorni, vorrei scrivere il diario di viaggio della crociera terminata ieri sera.

La partenza dall'areoporto di Milano Malpensa impone la sveglia alle ore 1.55.
In verità questa partenza è una sfacchinata. Genova - Milano in auto; Milano-Francoforte; sosta in aereoporto; Francoforte - Amburgo e infine in autobus fino a Kiel! Come contorno registrazioni, code, bagagli, parcheggi.
Finalmente si arriva a bordo e ci si installa in una confortevole cabina.
Anzi ancora un problema da risolvere: i tavoli assegnati per la cena non sono come da richiesta in prenotazione; bisogna contattare il maitre e insistere per poter stare tutte dieci persone del gruppo insieme.
C'è vento ma c'è il sole, previsioni meteo smentite, per ora.
Sinceramente la nave è imponente e il servizio sembra buono ma l'insieme lascia una idea di grossolanità; è un'Orchestra che canta sopra le righe, arredamento pacchiano ed esagerato, tutto troppo brillante e troppo vistoso.

mercoledì 12 maggio 2010

Avvicinamento alla crociera

Meno tre.
Sono i giorni che mancano alla partenza per la crociera fra le capitali del mar Baltico.
Avvicinamento difficile per diversi motivi: impegni di lavoro a dir poco pressanti, notizie di aerei che esplodono in atterraggio, nubi di polvere eruttive che minacciano di mandare tutto "in fumo", crisi economiche e strette finanziarie che coinvolgono paesi vicini.
Eppure l'aspettativa è grande: questa vacanza è stata pensata da almeno 5 anni per festeggiare i trent'anni di matrimonio.
Non è tanto per la crociera in se stessa; anzi la vita a bordo è organizzata come un maxi villaggio turistico e questo mi infastidisce notevolmente. Nella precedente crociera (più di 15 anni fa) dopo la prima serata andavamo a leggere il programma. Se annunciava una super spaghettata a poppa nave , noi eravamo a guardare le stelle sopra il mar Mediterraneo a prua (se non scandalizzo qualcuno aggiungo anche a pregare in coppia). Se eravamo invitati per una serata di giochi di gruppo cercavamo un posto tranquillo dove leggere dei libri.
L'attrattiva è la visita alle capitali.
Già nel 1992 ero stato pochi giorni a Helsinky e Stoccolma e viaggiato in traghetto fra le due capitali, per motivi di lavoro. Ero rimasto incantato e da allora progetto di portaci Mariateresa.
Il fatto è che organizzare un tour di questo tipo con aerei, alberghi, ristoranti e così via è non solo complicatissimo ma anche molto costoso!
La crociera ha il vantaggio che di notte la nave ti scarrozza per il mare e di giorno sei pronto a visitare un nuovo posto.

Allora ecco il tragitto: Kiel -vicino ad Amburgo- (dove ho già sentito parlare di questa città?); Stoccolma, Tallin, San Pietroburgo; Copenaghen.
Sono carico e sono pronto. A quale santo protettore dal vento mi devo rivolgere perchè la nube del vulcano rimanga in rotte atlantiche?

domenica 2 maggio 2010

Temperamatita a manovella


In questi giorni molti amici hanno apprezzato il mio storico temperamatite a manovella della Boston Champion.

Non ho un'idea precisa del suo anno di costruzione, ma potrebbe essere veramente antico, ne ho visto uno, praticamente identico, su un sito, venduto per 200 euro con l'indicazione che è dei primi del 900!

Funziona benissimo... purchè lo si sappia usare; produce una punta affilata e molto lunga.

Quando io frequentavo l'università c'era ancora il culto dell'ingegnere con la matita perchè solo così si possono modificare i progetti senza pasticciare gli appunti.
Questa piccola mania mi è rimasta ma da anni mi affido alle micromine che sono molto comode perchè sempre appuntite.
Però devo ammettere la la matita tradizionale sta alla micromina come la penna stilografica sta alla biro.
E' questione di stile e un temperamatite di questo tipo non passa inosservato.