sabato 29 aprile 2023

Francigena da Genova - 18 maggio 2022. T16 (VF35): Ponte d'Arbia, San Quirico d'Orcia

Partire all’alba è sempre una grande idea: temperatura fresca che stimola il ritmo e un sole ancora basso che sembra il faro di un palcoscenico la cui luce rimbalza da colle in colle alternando luci e ombre, riflessi e abbagli. In lontananza sta appollaiato il borgo di Montalcino che aggiriamo ammirandolo da tutti i lati e intanto che attraversiamo tenute, poderi, vigneti e aziende vinicole che producono il famoso vino. Peccato che nessuno sembra interessato veramente ai pellegrini. I cartelli "wine taste" non sembrano roba messa lì per noi, e l'unico "pilgrims break" che per qualche chilometro ci illude poter essere un’area di sosta, sembra più interessato a incassare otto euro, più che fare ristoro. È la stessa via Francigena che deve fare della strada se vuole essere qualcosa in più che un itinerario turistico-culturale! Torrenieri era una tappa originale del viaggio di Sigerico da Roma. Presso una fontanella un’iscrizione colorata lo ricorda a chi desidera fermarsi. A Torrenieri nella chiesa di Santa Maria Maddalena è conservata una statua di legno policromo che raffigura una Madonna con bambino. Da qualche parte ho letto che è considerata la patrona della Via Francigena. Ho cose da dire con lei, in attesa di arrivare alla tomba di San Pietro. È tempo di una lunga, ma proprio lunga sosta per alleviare la calura e un piatto di lasagne al ragù sembra il giusto. Gli ultimi chilometri hanno la gentile siluette dei cipressini della val d'Orcia così un po’ smettiamo di mugugnare per la mancanza di fontanelle. San Quirico sembra molto bella, ma la priorità va a doccia, merenda e riposo.

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