Dietro i monti un leggero chiarore annunciava l’approssimarsi dell’alba, anche se la campagna era ancora immersa nell’oscurità.
La figura si avvicinò alla casa con passi veloci e affrettati di chi è leggermente in ritardo; aprì la porta d’ingresso, salì senza indugio al piano superiore.
Nessun rumore, nessun respiro, nessun cigolio delle vecchie e ripide scale di legno.
La figura si muoveva con familiarità nella camera in cui io e mia moglie dormivamo; senza imbarazzo e senza paura di disturbare andò ad occupare il suo solito posto.
Io improvvisamente mi svegliai; forse un timore, un movimento del sogno, forse una istintiva percezione della nuova presenza nella stanza. Dal bordo della coperta i miei occhi misero a fuoco la sua figura: oltre il basso schienale del letto, seduta in una di quelle vecchie sedie di legno e vimini, con lo sguardo vigile, fissava un punto qualunque della stanza.
Mi tranquillizzai, lei era lì al suo posto, potevo riprendere il mio riposo.
Ho aperto gli occhi e lei è lì che veglia, posso richiuderli e riaprirli ancora e, poi rifarlo una volta e una volta ancora, lei è lì.
Ma sì!
E' un po’ come un angelo.
Per me è come un angelo che Veglia sui miei Sogni.
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
lunedì 27 giugno 2005
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