Quest'anno il mio presepe è in formato "da viaggio", nel senso che è stato allestito dentro una valigia.
Naturalmente è una valigia da immigrante anni 50'.
Quelle che usavano i siciliani quando arrivavano al nord alla ricerca di un lavoro dignitoso.
Ma avendo appurato che il più illustre migrante è proprio Gesù Bambino, penso che l'adattamento sia adeguato.
Il mio augurio di Natale a chi passa di qui:
scacciate via quelle immagini di festività vuota, banale e volgare che ci offe la televisione e la pubblicità, non è il Natale è il Mortale.
La festa del Natale ha un solo intestatario: Gesù.
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
martedì 15 dicembre 2009
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1 commento :
bella idea!
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