(Sogno 3/12)
Il bambino salta sul letto; rimbalza come se fosse su un tappeto elastico; su e giù, atterra di schiena, poi di fianco, e la volta dopo con i piedi.
Anch'io sono sopra al letto e osservo la scena subendo i contraccolpi di ogni salto.
Alla fine il gioco diventa un po' fastidioso.
"Guarda che ti stai agitando troppo, rischi di cadere dal..."
Non ho ancora finito la frase che un salto un po' più sgangherato degli altri, fa scivolare il bambino oltre il bordo del materasso, facendolo atterrare con un tonfo sul pavimento.
Questo gioco lo ricordo!
Ogni volta che vedevo il lettone dei miei genitori ancora da sistemare, chiedevo il permesso di giocarci sopra.
Ingaggiavo lotte all'ultimo sangue con i cuscini-nemici e qualche volta rischiavo di essere sopraffatto quando l'assalto arrivava da tre o quattro guanciali con i quali mi rotolavo avvinghiato dalla testata fino al bordo estremo del precipizio.
Mi intrufolavo poi in lunghe e pericolose gallerie, sotto le coperte, per aggirare le linee avversarie.
Saltavo sui materassi sorretti dalle reti in metallo, simulando una rovinosa discesa giù per la collina.
Ed effettivamente al termine dei miei giochi il lettone era un vero groviglio di coperte e lenzuola, come un campo di battaglia.
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
lunedì 4 dicembre 2006
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