martedì 19 dicembre 2006

In automobile per paesi e campagne

(Sogno del 17/12)

L' automobile è il mezzo ideale per attraversare i piccoli paesi sparsi nella campagna.
I filari d' alberi scorrono veloci, si superano i dossi, si fiancheggiano rivi d' acqua.

Un nuovo agglomerato di case appare e, rallentando vistosamente la velocità, mi inoltro fra le prime case.

C'è un incredibile attività lavorativa; dappertutto ponteggi improvvisati, secchi d' acqua, cumuli di ghiaia e cemento.
Dovunque giro lo sguardo ci sono muratori al lavoro, chissà, forse una ristrutturazione programmata...
Mi soffermo a guardare meglio perché mi rendo conto che gli attrezzi di lavoro, come cazzuole, picconi, carrucole, scarseggiano.
Un operaio, raccoglie con le mani un mucchio di cemento e lo lancia in alto contro il muro in costruzione; altri due cercano, goffamente, di issare una lastra di metallo che dovrà fare da tettoia, un' altro ancora impila dei mattoni in modo chiaramente incompetente...
Ora, mi rendo conto che tutte le attività in corso risultano essere precarie e confuse e qualcuno mi mette a conoscenza del fatto che tutto il paese è stato affidato a una volenterosa colonia di recupero di ex-carcerati.

Proseguo, riprendendo il viaggio con la macchina, ma è come se il disordine al quale ho appena assistito si fosse trasferito nell' atmosfera. L' aria, satura di polvere bianca come il cemento, disturba la respirazione e costringe a chiudere i finestrini dell' auto.
E' una nuvola di dimensioni enormi e, nello stesso tempo, sottile e spessa come la nebbia. Mette a disagio.
Arrivo in un altro minuscolo paese: la piazza e poche case intorno.
Entro in una abitazione; giusto in tempo, perché fuori inizia a piovere. Una pioggia sempre più insistente, sempre più fitta, sempre più violenta.
Fiumi d' acqua si formano nella strada e trascinano via ogni cosa. Vedo passare mobili, tronchi di legno, animali travolti dall' improvvisa piena, sono galline, cervi, maiali, tartarughe, un piccolo elefante.
Quando spiove il cielo è nuovamente limpido, non c'è traccia della nube di polvere.
Dalla dispensa prelevo un sacco ripieno di chicchi di mais per distribuirlo ad alcuni animali superstiti rimasti intrappolati fra i detriti lasciati dalla piena d' acqua.

Se non si dispone delle "risorse giuste" si fanno danni che rendono la vita impossibile.
Rimediare può essere oltre che necessario, doloroso. Ma dopo si può ritornare a percorrere le strade della vita.

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